MANTOVA – “Il tempo che stiamo vivendo sembra proprio essere quello della speranza di pace tradita. Le cronache dei nostri giorni sono piene di tremendi conflitti internazionali e di violenze quotidiane. È proprio in questo contesto che la nostra coscienza, sia in ambito religioso che in quello civile, è richiamata a posare lo sguardo innanzitutto sui volti delle persone travolte dalla violenza. Purtroppo molto spesso si legge e si interpreta la guerra stando davanti al computer o alla TV, o in una stanza dei bottoni o in un palazzo di potere, ma si dimentica che oggi la guerra significa prima di tutto colpire ed uccidere persone innocenti. “Dalla parte delle vittime”: questo dovrebbe essere il criterio più grande di discernimento e di giudizio politico”. E’ quanto affermano dalla Diocesi di Mantova dove continuano: “La costruzione della pace può avere molti volti. Sono quelli del medico che opera nell’ospedale da campo, del volontario che soccorre dopo una catastrofe naturale, del marinaio che soccorre il naufrago e dell’obiettore che rifiuta la violenza. La nostra responsabilità è quella di far conoscere e condividere l’impegno di tutti i costruttori di pace.
Per questo motivo il titolo della Marcia della Pace di quest’anno, a cui prenderà parte anche il vescovo Marco Busca, sarà “I volti della pace”. Il Tavolo del Bene Comune della Diocesi di Mantova, l’Agesci, il CNGEI, Amnesty International (Gruppo Italia 79), l’Azione Cattolica, la Comunità Bahà’ì, il Gruppo In Silenzio per la pace, Mantova per la pace, la Comunità Laudato Sì di Mantova, Fridays for future, il Club delle Tre Età e l’Agorà delle religioni hanno condiviso la necessità di un momento pubblico in comune per le strade della nostra città di Mantova, proponendo a tutti gli uomini e le donne della nostra comunità una Marcia della Pace, nel pomeriggio di domenica 28 gennaio a partire dalle 15, con ritrovo in Piazza Martiri di Belfiore.
Dopo aver attraversato le vie del centro cittadino, la conclusione della Marcia sarà in Piazza Sordello, con l’animazione musicale dell’acoustic cover band Lacio Drom.
L’intero pomeriggio sarà l’occasione per riflettere sulle speranze di pace e di giustizia. Sono i nostri volti quelli che possono costruire possibilità di dialogo e convivenza. Bisogna innanzitutto sconfiggere l’indifferenza e poi iniziare a conoscere e sostenere tutti coloro che nel mondo si impegnano in prima persona per favorire soluzioni pacifiche e nonviolente ai conflitti.