MANTOVA – Il territorio mantovano punta sull’idrogeno rinnovabile grazie alla collaborazione tra Apam, Sapio, la Provincia di Mantova, Agire e altri partner pubblici e privati. Negli ultimi due anni, questi soggetti hanno ottenuto fondi nazionali ed europei per sviluppare progetti di transizione energetica, con ricadute positive sul territorio. Tuttavia, il mercato dell’idrogeno sta affrontando difficoltà legate a tempi lunghi di connessione alla rete elettrica, complessità normative e ritardi negli incentivi governativi per ridurre i costi della molecola.
Queste criticità hanno reso difficile l’avvio del progetto per il rifornimento di cinque autobus a idrogeno di Apam, finanziato con 3,2 milioni di euro del Pnrr. Per rispettare la scadenza del 30 giugno 2026 ed evitare la perdita dei fondi, Apam ha chiesto al Comune di Mantova di optare per autobus elettrici in questa prima fase. Tuttavia, l’azienda ribadisce il proprio impegno per la mobilità sostenibile e prevede di integrare l’idrogeno nel lungo periodo, soprattutto per il trasporto extraurbano.
Di fronte alle sfide del settore, il progetto sull’idrogeno a Mantova è in fase di revisione per adattarsi ai cambiamenti di scenario e sfruttare al meglio le tecnologie emergenti. Sapio, presente a Mantova dagli anni ’60, conferma il proprio interesse per lo sviluppo dell’idrogeno rinnovabile, con il porto di Valdaro come polo di sperimentazione per la logistica sostenibile. Apam, come sottolineato dal presidente Medardo Zanetti, “continuerà a lavorare con i partner per dotarsi di una flotta a idrogeno idonea al servizio extraurbano”
Per Nicola Sodano, Amministratore di Agire “l’Agenzia continuerà a supportare i partner pubblici e privati nell’individuazione delle migliori soluzioni e di nuove opportunità di incentivazione”, mentre la Provincia di Mantova, guidata da Carlo Bottani, assicura che il progetto della “Hydrogen Valley” mantovana proseguirà con gli opportuni adattamenti per massimizzare i benefici sul territorio.