CURTATONE – Era il 19 settembre 1943 quando dieci soldati italiani – di età compresa tra i 19 ed i 35 anni – venivano uccisi con l’inganno dalle truppe tedesche. Giovani vittime di guerra che ogni anno il Comune di Curtatone ricorda al monumento alla Valletta Adriga, a pochi passi dal pioppo (crollato nel 2016 ma in parte custodito in municipio) dove furono uccisi. A perdere la vita furono Giuseppe Aresi, Giuseppe Bianchi, Luigi Binda, Mario Colombi, Bruno Colombo, Mario Corradini, Angelo Alessandro Corti, Luigi Pecchini, Attilio Andrea Passoni e Francesco Rimoldi.
Presenti alla cerimonia il sindaco Carlo Bottani, la giunta, i consiglieri e le autorità civili e religiose, le associazioni combattentistiche e Carlo Benfatti del consiglio direttivo dell’Istituto mantovano di storia contemporanea e dell’associazione nazione partigiani d’Italia. Assenti, causa normative Covid, gli studenti a cui il primo cittadino ha rivolto un pensiero ricordando come la cerimonia di oggi fosse prima di tutto rivolta alle nuove generazioni affinché certe atrocità non si ripetano mai più. Particolarmente toccante la testimonianza di Maria Zuccati, presidente onoraria provinciale dell’Anpi, che ha ricordato l’8 settembre ed i tragici fatti successivi, nonchè gli aiuti portati dai civili ai prigionieri di guerra.