MANTOVA – I lavoratori del Trasporto Pubblico Locale in protesta: indetto per venerdì 25 febbraio uno sciopero nazionale di 24 ore proclamato dalle Segreterie Nazionali di Filt Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti, Faisa Cisal e Ugl. Sul tavolo c’è ancora il mancato rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro scaduto ormai da oltre quattro anni.
Lo sciopero di venerdì 25 febbraio arriva dopo quello del 14 gennaio che ha registrato un’altissima percentuale di adesione da parte di tutte le lavoratrici: “segnale di un’insofferenza ormai non più sostenibile – scrivono le organizzazioni sindacali in una nota unitaria – determinata dalla durissima situazione emergenziale in cui operano i lavoratori del TPL e dai gravissimi effetti sul salario (vedi problema reperimento di figure professionalizzate come gli autisti)” causati dal mancato rinnovo del CCNL scaduto ormai da oltre quattro anni. “In questo periodo di emergenza generato dalla pandemia – spiega il segretario provinciale di Filt Cgil Mantova, Enzo Garaboldi – non è mai venuto meno l’impegno di tutti i lavoratori del trasporto pubblico locale per garantire un servizio essenziale. Con sacrifici personali, come l’allungamento dei turni di lavoro, gli addetti del comparto hanno garantito l’aumento delle corse reso necessario dalle necessità emergenziali imposte dal periodo pandemico. Nonostante ciò, le Associazioni Datoriali non vogliono ascoltare la voce dei lavoratori che chiedono di rendere più dignitoso il loro lavoro”.
Uno sciopero che a Mantova coinvolgerà Aster ed Apam. Apam vedrà lo sciopero personale viaggiante/esercizio: da inizio servizio alle 6, dalle 9 alle 12 e dalle 15 a fine servizio mentre Aster opterà per uno sciopero di 8 ore di tutto il personale e dell’intera giornata per impiegati ed operai.
Apam “da anni non si riesce a fare un contratto aziendale nuovo – precisa Garaboldi -. Siamo di fronte, addirittura, a una riduzione sostanziale delle attività di servizio, vedi portineria, manutenzioni e rifornimento”. Ancor più grave, secondo il Segretario Filt Mantova, è la “soppressione della quarta area, quella dei controlli dei titoli di viaggio. Il servizio già dall’anno scorso è appaltato a un’azienda di vigilanza. Questa situazione genera un impoverimento di risorse interne, soprattutto nell’ottica di qualche percorso di crescita professionale interno e di ricollocazione per chi, ad esempio per motivi di salute, non può più guidare”.