Il M5S ribadisce il suo no al raddoppio della centrale di Ostiglia

Ostiglia, il Comitato contro il potenziamento della centrale torna in piazza
In foto la centrale di Ostiglia dove è avvenuto l'infortunio
OSTIGLIA – Giovedì scorso, 4 marzo, si è tenuto un incontro online promosso dal Movimento 5 Stelle locale, sul tema “No al raddoppio della centrale di Ostiglia”.
Il primo a intervenire è stato Alessandro Incorvaia, attivista M5S di Ostiglia, che ha spiegato la genesi del progetto e i suoi aspetti tecnici: “Un progetto che prevede la costruzione di un nuovo turbogas da 900 MW, che in linea d’aria disterebbe poche centinaia di metri dalla Riserva naturale Isola Boschina. La cittadinanza – spiega Incorvaia – dopo aver appreso del progetto dalla stampa locale, ancora non comprende il motivo di costruire un altro turbogas in provincia di Mantova, una tra le più inquinate del mondo. Non siamo d’accordo perchè la provincia di Mantova ha già dato abbastanza in materia di energia elettrica e tuttora produce cinque volte tanto quello che è il reale fabbisogno energetico del territorio.”
“La centrale di Ostiglia è una questione di cui mi sono occupato anche in Regione, in questi ultimi mesi – ha dichiarato Andrea Fiasconaro, consigliere M5S Lombardia -. E un tema su cui mi vorrei focalizzare è proprio quello occupazionale, perchè a regime la centrale impiegherà poche persone e quindi non ci sarà un vero impatto significativo nel comune di Ostiglia. Meglio perseguire altre strade: per esempio la ciclabile che collega Ostiglia fino a Treviso, un progetto finanziato con fondi europei, che mira a valorizzare il territorio di Ostiglia e a promuovere un turismo sostenibile. Per esempio, si può pensare alla logistica, come il trasporto merci anche fluviale che avrebbe un impatto minore sul territorio. Il punto è che non stiamo dicendo no e basta – rimarca Fiasconaro – ma abbiamo idee chiare di tanti altri sì che andrebbero detti. In Regione ho presentato, insieme alla consigliere Forattini (Pd), un’interrogazione sul raddoppio della centrale e la risposta dell’assessore Cattaneo è stata abbastanza interlocutoria. Si è, infatti, limitato a dire che è in corso autorizzazione ministeriale e che Regione si limiterà a seguire quanto indicato dal Ministero. Ma l’assessore ha detto anche una cosa interessante: Regione si atterrà all’indirizzo del Ministero ma valuterà in base a dei principi: escludere la costruzione di nuovi impianti ma preferire la trasformazione degli stessi; prediligere condizioni di cogenerazione, ovvero produzione di energia termica / elettrica; che gli impianti siano collocati in aree diverse da quelle critiche per inquinamento dell’aria.”
“Ostiglia, come altri comuni della provincia di Mantova, per esempio Guidizzolo, sono già in infrazione europea per l’aria. Il nostro territorio è già fin troppo martoriato dal punto di vista ambientale e il futuro lo si garantisce riducendo le emissioni non il contrario. Il raddoppio porterebbe a ulteriori 200 tonnellate di ossidi di azoto in atmosfera (transitori compresi) e incrementerebbe del 5% circa la pressione che vede già 525 decessi all’anno stimati da agenzia europea ambientale in provincia con il 12% dei decessi da PM2.5 rispetto all’8% medio nazionale. Bisogna ricordare che l’80% circa del particolato mantovano secondario è prodotto proprio da NOx e ammoniaca che ci donerebbe la centrale“, conclude Alberto Zolezzi, parlamentare M5S.

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