Il mantovano Avella in missione tra i terremotati del Marocco: “C’è ancora molto da fare”

MANTOVA – E’ ancora emergenza in Marocco, dove non si arresta lo sciame sismico (una scossa anche tre giorni fa) dopo il grave terremoto dello scorso 12 settembre (grado 6.8 Richter): almeno 3.000 morti, numerosi i feriti. Subito è scattata la macchina della solidarietà anche dall’Europa: tra gli italiani che hanno portato concreto aiuto alle popolazioni colpite, anche il mantovano Andrea Avella, presidente dello Spazio Nuova Vita. E’ proprio lui a raccontare l’esperienza: “Volevamo portare aiuto e ci siamo riusciti, anche se non tutte le missioni umanitarie sono state accettate. Le autorità locali erano molto selettive. Sono stato nei luoghi del sisma una decina di giorni, dal 20 al 30 settembre: ci siamo mossi tra vari villaggi, diversi dei quali completamente distrutti nell’area tra Marrakech e la provincia di Al Haouz. Le condizioni igieniche sono molto precarie, la popolazione vive nelle tende. Noi abbiamo dormito con loro e abbiamo distribuito diversi pacchi alimentari. E’ stata un’esperienza importante, siamo stati accolti bene: gente che, nonostante abbia perso tutto, si è dimostrata ospitale e accogliente. C’è ancora molto da fare: altri ragazzi sono rimasti là per più tempo, e probabilmente organizzeremo nuove missioni umanitarie più avanti”.

Per chi volesse dare il proprio aiuto può destinare un’offerta all’associazione “Scegligesù” Iban: IT75X0306909606100000142946 Bic: BCITITMM presso Banca Intesa San Paolo con causale “Libera Donazione Marocco”