Il neo ministro Elena Bonetti: “La famiglia sarà al centro del programma governativo”

Il ministro Elena Bonetti

MANTOVA – Educazione giovanile, sostegno alle famiglie, lotta al femminicidio e più in generale tutela delle donne. Questi i temi affrontati questa mattina dal neo ministro mantovano alle pari opportunità e alla famiglia Elena Bonetti, nel corso della sua prima uscita ufficiale in città.
Lo spunto per affrontare le principali linee programmatiche prevista in agenda per quanto concerne il proprio dicastero è stato non a caso l’incontro a Palazzo di Bagno con il rappresentante istituzionale del governo sul territorio virgiliano, il prefetto Carolina Bellantoni. «Ho avuto modo da cittadina – ha commentato il ministro Bonetti – di apprezzare il lavoro svolto dalla prefettura nell’ambito territoriale e, da parte mia, ho già garantito piena disponibilità a tessere una proficua rete di collaborazione circa le deleghe che prettamente mi competono, al fine di sviluppare una serie di progetti a beneficio della comunità locale. Mantova, rispetto ad altre realtà, parte da una situazione già solida, certamente anche qui ci sono particolari tematiche che vanno oltremodo attenzionate; ad esempio in tema di educazione delle nuove generazioni pregevoli le misure messe in campo dalla prefettura per contrastare il consumo e l’abuso di alcol trai i minori, progetto questo già molto efficace ma da potenziare ulteriormente. Altri temi fondamentali quelli relativi alla tutela delle donne, ad esempio contro la violenza domestica, o dei soggetti più fragili che vivono in condizioni di povertà sociale, fino al cosiddetto empowerment femminile». Per quanto concerne invece l’annunciato progetto del “Family Act” il ministro ha precisato: «Famiglia ed educazione delle nuove generazioni sono senza dubbio, come ribadito anche dal premier Conte all’atto d’insediamento, al centro dell’azione di questo Esecutivo. Questo significa approntare un investimento reale attraverso una serie integrata di misure a sostegno dei nuclei familiari; in particolare attraverso gli asili nidi gratuiti e l’assegno unico con cui si offre la possibilità di avere per ciascuno figlio uno strumento economico mensile che ne accompagni il cammino di crescita, dalla nascita fino alla prima vita adulta, compreso il percorso formativo».

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