MANTOVA – Dal Prefetto di Mantova, Michele Formiglio, un messaggio per la ricorrenza del “Giorno della Memoria” del 27 gennaio.
“Sebbene le attuali misure di contenimento epidemiologico non consentano, momentaneamente, l’organizzazione di cerimonie collettive in presenza come negli scorsi anni con la consegna delle Medaglie d’Onore ai cittadini italiani deportati ed internati nei lager nazisti, desidero condividere alcune riflessioni perché l’importanza della ricorrenza del 27 gennaio, “Giorno della Memoria” non deve mai venire meno.
Onorare questa giornata con la giusta solennità è anche l’occasione per indicare a tutti noi cittadini italiani quale è il modo migliore per essere e sentirsi tali. Infatti non bisogna mai dimenticare che la prigionia nei lager tedeschi è stata una pagina nobile ed eroica: molti concittadini posti, infatti, innanzi alla scelta tra una dura prigionia e l’adesione al nazifascismo, in grandissima parte preferirono la fedeltà al Paese, alle Istituzioni, rivendicando la loro dignità di uomini con una tenace resistenza al regime.
Le vittime hanno portato il peso opprimente di quella prigionia tutti i giorni sul proprio corpo, nelle proprie coscienze, imparando a convivere con quel dolore. Le privazioni, le vessazioni, i pericoli, la totale e completa sottomissione cui furono costretti, sono rimasti pudicamente conservati nella loro coscienza, ma anche nei loro libri e memoriali, affinché ne rimanesse traccia per farci conoscere ciò che è stato.
Oggi il numero di sopravvissuti e di testimoni diretti di quella stagione di orrori senza precedenti si fa sempre più esiguo. Per questo motivo la Memoria è un dovere per tutti, per aver viva la consapevolezza di quella immane tragedia. Il “Giorno della Memoria”, infatti, ci interroga su un passato che ci appartiene individualmente e come Italiani e da cui dobbiamo trarre la forza necessaria per contrastare i segni dell’intolleranza, dell’indifferenza e dell’odio.
Questo impegno sulla Memoria e sull’attestazione di fedeltà a quei valori che fondarono la nostra Carta Costituzionale va rivolto principalmente alle giovani generazioni, le quali devono sentire come imprescindibilmente propri, da un lato, i sentimenti di condanna verso ogni forma di sopruso e violenza e dall’altro, il valore di servizio verso la collettività.
Di questi valori forti sono stati indiscutibili protagonisti i nostri concittadini ai quali sono state conferite le Medaglie d’Onore. A tutti gli insigniti va, pertanto, il grazie più sincero, nostro e di tutta la Nazione”.