MANTOVA – Un’associazione sempre più vicina alle imprese che aumenta i servizi offerti, le opportunità – anche attraverso le molteplici convenzioni – e pone massima attenzione a temi strategici come il credito alle PMI, i Bandi, il welfare, l’intelligenza artificiale, l’ecommerce, le attività storiche, all’insegna di una continuità “innovativa” tra passato e futuro: questa la fotografia di Confcommercio Mantova scattata in occasione dell’assemblea dei soci di questo pomeriggio, svoltasi in videocollegamento.
Il presidente Ercole Montanari e il direttore generale Nicola Dal Dosso hanno ripercorso quanto fatto nell’ultimo anno e mezzo.
“Le imprese del terziario di mercato creano ogni giorno buona occupazione, coltivano conoscenza, abilitano innovazione, immaginano il futuro collettivo, che oggi è incerto, segnato da contraddizioni profonde, da crisi drammatiche”, ha detto Montanari. “Nel 2023, per la prima volta, il settore del terziario ha raggiunto la quota di oltre il 50% dell’occupazione totale. Eppure, mancano migliaia di figure professionali, soprattutto nel turismo, dove c’è un deficit di qualificazione”.
“Il turismo ha ampi margini di crescita mentre il commercio dei servizi di prossimità si scontra sempre più con il preoccupante fenomeno delle chiusure delle attività nelle città, dai centri storici alle periferie”, si legge ancora nella relazione. “La desertificazione commerciale è una ferita per l’economia e per le socialità. Per combatterla, come ripetiamo da tempo, va livellato il campo di gioco: stesso mercato, stesse regole, amministrative o fiscali, per piccole e grandi realtà, per chi opera online e per chi apre bottega nel cuore delle città”.
Il direttore generale Dal Dosso ha ripercorso quanto fatto dal 2023 a oggi a livello di territorio, categorie del terziario, rapporti con le amministrazioni locali. Un aspetto di grande importanza è, insieme alla rappresentanza, quello che agevola la liquidità alle imprese: fondamentale il ruolo di Confiditer con un credito contro-garantito che dai 7,8 milioni del 2019 è volato ai 35 milioni del 2023, con un primo semestre 2024 a 17,5 milioni.
“Grazie a Confcommercio – ha aggiunto Dal Dosso – sono stati rinnovati tre contratti che interessano centinaia di migliaia di lavoratori: quelli del terziario, quello dei pubblici esercizi e quello del turismo. Contratti innovativi, flessibili, che ribadiscono il ruolo fondamentale della contrattazione esercitata da chi realmente rappresenta il mondo del lavoro e il mondo delle imprese”.
L’assemblea dei soci ha poi approvato all’unanimità i bilanci: consuntivo 2023 e preventivo 2024. “In un momento estremamente complesso per il terziario di mercato, Confcommercio è un solido punto di riferimento”, ha concluso Dal Dosso.