MANTOVA – “Siamo tutti in grande apprensione per la grave situazione in cui versa il popolo ucraino. In molti ci avete raggiunto per sapere cosa sia possibile fare per essere prossimi alle persone che vivono la tragedia della guerra. Benché necessari, ad oggi non è possibile raccogliere e spedire generi di prima necessità; le frontiere sono chiuse e non abbiamo quindi la certezza che arrivino a destinazione. Per questo motivo abbiamo deciso di non raccogliere questi beni”. E’ quanto dichiarano Matteo Amati, direttore della caritas diocesana di Mantova e don Samuele Bignotti, incaricato della diocesi per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso.
“Per ora, l’unica cosa che è possibile fare è raccogliere offerte che destineremo alla caritas di Leopoli, diocesi dell’ovest dell’Ucraina. La scelta di questa caritas non è casuale… Dal 1999 alcune parrocchie ospitano durante l’estate studenti dell’Università Cattolica Ucraina che ha sede a Leopoli..Chi fosse interessato può effettuare un bonifico sul conto intestato alla Caritas diocesana di Mantova utilizzando il seguente iban: IT 39 S 01030 11502 000002000058, indicando la causale “per Ucraina“.
Com’è possibile immaginare, la situazione è molto caotica e in continua evoluzione. Nelle prossime settimane capiremo se sarà possibile ospitare anche persone e famiglie. Purtroppo questa tragedia umanitaria si aggiunge a quelle già presenti, temiamo che la presenza di profughi lungo i confini dell’Europa aumenti. Confidiamo che i politici europei, con coraggio, abbraccino politiche che favoriscano l’accoglienza dei profughi. Diverse parrocchie della diocesi sono già impegnate nell’accoglienza di famiglie eritree e siriane, speriamo che a breve possano arrivarne anche di ucraine. Invitiamo le comunità parrocchiali che volessero aprirsi a queste accoglienze di contattarci al numero 0376 323917 oppure all’indirizzo segreteriacaritas@diocesidimantova.it. Accogliamo l’invito del Papa e uniamoci nella preghiera per la pace”.
Intanto questa mattina il vescovo di Mantova Marco Busca si è recato in visita presso la chiesa di san Martino in via Pomponazzo in città dove si è celebrata la messa di rito greco-cattolico a cui partecipano molti cittadini ucraini. E’ stata questa l’occasione per il vescovo Marco di rivolgersi ai fedeli ucraini dichiarando: “La vostra guerra è anche la nostra guerra, le paure dei vostri bambini sono anche le nostre, il dolore delle vostre terre bombardate è nostro, le tante vittime di questa tragedia le piangiamo insieme a voi … chiediamo la pace”.
Durante la celebrazione, a cui ha assistito anche don Ion Ionita, il pope di fede cristiano ortodossa, anche questa con molti fedeli ucraini in provincia di Mantova, c’è stato anche l’insediamento di don Ivan Vintoniak, il nuovo parroco della comunità greco-cattolica, che ha poi donato al vescovo Marco un’icona raffigurante la Madonna.
I fedeli greco-cattolici festeggiavano oggi la domenica del Perdono che precede il periodo del digiuno, lo stesso proposto da Papa Francesco per il primo giorno di Quaresima per la pace. In quel giorno, mercoledì 2 marzo, in Duomo a Mantova vi sarà un incontro di preghiera, a cui parteciperà anche il neo parroco greco-cattolico don Ivan, che prenderà il via a mezzogiorno e terminerà la sera con la messa celebrata dal vescovo.
Così due fratelli cattolici condivideranno preghiera e digiuno, quelle “armi di Dio con le quale, come insegna Papa Francesco, rispondere all’insesatezza diabolica della violenza”.