MANTOVA – Anche nel primo trimestre del 2021 una contrazione del tessuto produttivo: idati sulla natimortalità delle imprese elaborati dal Servizio Informazione e Promozione Economica della Camera di Commercio di Mantova, mostrano un saldo negativo di 155 unità, che porta la consistenza del Registro Imprese a 38.477 unità registrate a fine marzo. Il tasso di crescita pari al -0,4% risulta inferiore rispetto a quello regionale e nazionale, pari al +0,1% per entrambe. Tassi negativi per la maggior parte delle province lombarde e limitrofe, ad eccezione di Milano, Monza Brianza, Brescia e Pavia che vedono segno più e di Bergamo dove si registra una sostanziale stabilità.
Nel dettaglio delle forme giuridiche, solo le società di capitali vedono valori in territorio positivo (+0,5%), proseguendo quindi il trend di crescita dell’ultimo decennio; le imprese individuali vedono, invece, una diminuzione della loro consistenza pari al -0,6%, le società di persone al -0,4% e le altre forme (cooperative e consorzi) sempre al -0,4%.
L’analisi delle attività economiche nel mantovano evidenzia una crescita solo per alcuni settori dei servizi come i servizi di informazione e comunicazione (+1,6%), i servizi di supporto alle imprese (+1,4%), le attività immobiliari (+0,3%) e le attività artistiche, di intrattenimento e divertimento (+0,9%). Le restanti attività mostrano una contrazione: l’agricoltura (-1%), le attività manifatturiere (-1,5%), le costruzioni (-1,6%), il commercio (-0,8%), il trasporto e magazzinaggio (-0,3%) e le attività di alloggio e ristorazione (-1,2%).
In sofferenza anche il comparto artigianale (pari ad un terzo del totale delle imprese iscritte alla Camera di Commercio): tra gennaio e marzo il saldo tra aperture e chiusure di aziende artigiane è stato di 55 unità in meno, determinando una contrazione del -0,5%, rispetto al -0,2% registrato a livello regionale e nazionale.
Nel dettaglio dei settori nei quali opera l’artigianato mantovano, che alla fine del primo trimestre 2021 conta 10.890 imprese, aumenti si evidenziano solo per i servizi di informazione e comunicazione (+9%) e i servizi di supporto alle imprese (+3%). Risultano in calo, invece, settori tipici dell’artigianato, come le costruzioni (-1,3%), le attività manifatturiere (-1,6%), la riparazione di autoveicoli e motocicli (-1%), il trasporto e magazzinaggio (-1,5%), i servizi di alloggio e ristorazione (-0,6%), le attività professionali, scientifiche e tecniche (-2,5%), l’agricoltura (-0,5%) e le altre attività di servizi (-1%).