In un quarto d’ora la pioggia di due settimane. E anche il Po torna osservato speciale

Strade allagate a San Silvestro

MANTOVA – Dopo le precipitazioni di queste ore, il Po sta tornando osservato speciale.  Il colmo sta transitando in queste ore nel tratto piemontese del grande fiume, tra Torino e Alessandria con livelli superiori alla terza soglia di criticità (colore rosso, rischio elevato), e si prevede che nelle prossime 24-36 ore raggiunga la zona tra Isola Sant’Antonio, Ponte della Becca e Piacenza. Le previsioni parlano di valori che resteranno sopra la soglia di criticità, con coinvolgimento delle aree golenali.

In attesa del colmo, a Piacenza i livelli stanno salendo rapidamente, con un innalzamento di quasi quattro metri, portando il fiume in soglia gialla di allarme. A Cremona si segnala un incremento di circa tre metri, per ora più contenuti gli innalzamenti più a est a Casalmaggiore, Boretto e le località rivierasche mantovane.

Nella nostra provincia, intanto, si fa la conta dei danni dopo gli episodi di maltempo particolarmente violenti: in appena un quarto d’ora, tra le 14.30 e le 14.45 sono caduti tra i 22 e i 30 millimetri di pioggia. Ovvero l’equivalente di due settimane, se ci limitiamo alle medie di aprile. Colpite in particolar modo la città e i territori di Curtatone e Borgo Virgilio, ma non solo. Un dato che preoccupa in modo particolare il mondo agricolo.

“Episodi particolarmente critici per l’agricoltura – spiega Marco Carrara di Codima –, che comportano danni alle produzioni. Anche quest’anno siamo partiti molto male: se il trend climatico resta questo l’agricoltura subirà ulteriori perdite”.

La situazione sul Garda appare per ora sotto controllo, anche perché a monte non ci sono stati particolari rovesci. “Negli ultimi cinque giorni, grazie alle derivazioni, abbiamo abbassato il lago di 10 centimetri, siamo a quota 134, un livello compatibile con la stagione – commenta Massimo Lorenzi, presidente del Consorzio di secondo grado Mincio –. Ma è una stagione assolutamente anomala. Non è piovuto a nord del Garda, invece sulle zone da noi monitorate a Porto Mantovano, Goito, Roverbella e Marmirolo si sono abbattuti rovesci intensi, almeno 30mm quasi ovunque se consideriamo l’intera giornata”.

Nei territori colpiti sono al lavoro ininterrottamente gli operai dei consorzi di bonifica: “Siamo fuori con tutti – continua Lorenzi – dobbiamo smaltire l’acqua che è arrivata tutta in una volta. Stiamo derivando una quantità importante d’acqua dal Garda con 150 metri cubi al secondo. In questo momento più che irrigazione parliamo di bonifica, e anche nei campi gli operai sono impegnati senza sosta. È una situazione molto particolare: tra la bomba d’acqua e la necessità di intervenire sulle derivazioni, la pressione sul territorio è importante”.

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