Incendio all’ex Itas al Frassine, Vigili del Fuoco: “tenete le finestre chiuse e restate in casa”

MANTOVA – Un incendio è scoppiato questa mattina poco prima di mezzogiorno all’ex Itas al Frassine. Una colonna di fumo nero che sta arrivando anche in città si è alzata in via Brennero, di fronte alla stazione ferroviaria del Frassino. I vigili del fuoco hanno consigliato ai residenti di restare in casa e di chiudere le finestre.  Alcuni testimoni hanno riferito di aver sentito dei boati e poi una colonna di fumo nero si è alzata in cielo. L’Itas, era una trafileria in disuso da anni, all’interno del capannone c’era molto materiale plastico.

Sembra che a prendere fuoco sia stata una cisterna contenente dell’acido attorno alla quale stavano lavorando alcuni operai di una ditta che sta eseguendo un intervento di bonifica. Un operaio in particolare, che stava usando un flessibile, avrebbe innescato l’incendio a causa di alcune scintille finite su del materiale plastico. La cisterna è stata poi raffreddata e messa in sicurezza. Le persone di passaggio sono state allontanate a scopo precauzionale. Sempre a scopo precauzionale i bambini di una vicina scuola materna sarebbero stati tenuti all’interno dell’edificio durante l’incendio.  Non ci sono state persone ferite o intossicate e stando a quanto riferito dalle forze dell’ordine presenti sul posto la situazione è stata messa sotto controllo.

Sul posto i Vigili del Fuoco di Mantova con quattro squadre che hanno provveduto a domare l’incendio e la Polizia. E’ stata avvertita anche l’Arpa che ha inviato i suoi tecnici per determinare se quello che ha preso fuoco può essere tossico, eventualità quest’ultima che sarebbe già stata esclusa. Sarà necessario però fare un’analisi delle acque utilizzate per spegnere il rogo visto che necessariamente queste finiscono poi nel sistema fognario. A scopo precauzionale è stato comunque lanciato l’invito di chiudere le finestre e non uscire fino a fine emergenza.

L’ex Itas (Industria Trafileria Applicazioni Speciali) è una fabbrica i dismissione. Era stata acquisita nel 2916 dalla Cb Trafilati Acciai di Vicenza, della famiglia Beri, che poi nel 2018 aveva chiuso la sede di Mantova che si occupava della produzione di acciai speciali per il settore della precompressione e della post-tensione (150.000 tonnellate annue).
Essendo all’interno del Sin anche questa azienda si è trovata con il problema della bonifica. All’interno dello stabilimento c’era una barriera idraulica che pare sia stata mantenuta in funzione. Fino al 2018 esistevano delle coperture in eternit che non è chiaro se siano state smantellate o meno.