Indagini sedimenti e analisi delle acque del canale Sisma, la Provincia bandisce la gara

MANTOVA – Pubblicata dalla Provincia la gara d’appalto per la realizzazione delle indagini ambientali del Canale Sisma situato all’interno della Sito d’Interesse Nazionale di Mantova: si tratta di analisi complesse e importanti in quanto, sulla base degli esiti analitici che si otterranno, si potranno poi definire le modalità di risanamento del canale gravemente contaminato.

I sedimenti del canale risultano ancora, ad oggi, significativamente inquinati, principalmente a causa della presenza di mercurio. La causa accertata è rinvenibile nelle contaminazioni storiche prevalentemente provenienti dall’impianto cloro-soda (dismesso nei primi anni Novanta del secolo scorso), in un’epoca antecedente all’installazione di sistemi di depurazione dei reflui industriali.

Il testo completo del bando è scaricabile dal sito istituzionale dell’ente di Palazzo di Bagno all’indirizzo http://www.provincia.mantova.it , nella sezione Bandi concorsi contributi alla voce Appalti servizi.

Verranno indagate le matrici ambientali del canale per definire in modo preciso l’entità e la distribuzione della contaminazione ambientale per poi progettare e realizzare gli interventi di risanamento. Da evidenziare che l’attività che sta conducendo la Provincia è la più complessa ed onerosa (complessivamente stanziati oltre 12.000.000 di euro) prevista nell’accordo di programma del sito di interesse nazionale laghi di Mantova e polo chimico.

La durata del servizio sarà di quattro mesi. Valore globale stimato di circa 500.000 euro.

Il Servizio Inquinamento e Rifiuti, SIN – AIA della Provincia in collaborazione e l’Università “La Sapienza” di Roma, incaricata dalla Provincia, hanno elaborato dapprima un quadro riepilogativo degli elementi conoscitivi attualmente a disposizione sul Canale Sisma e successivamente una proposta di Piano di Caratterizzazione che è stata sottoposta all’esame degli Enti, e approvata dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE).

“Lungo il corso del canale – spiega il Presidente della Provincia Carlo Bottani – verranno effettuati oltre 20 sondaggi prelevando campioni e verranno condotte oltre 400 analisi sia sui sedimenti che sulle acque per definire quello che, tecnicamente, è detto il modello concettuale del sito. I dati ottenuti saranno elaborati dalla Provincia e dall’Università La Sapienza per proporre al Ministero le possibili alternative di intervento. È un’attività che richiede competenze specialistiche estremamente elevate che sono patrimonio degli Uffici dell’Ente ai quali abbiamo affiancato l’Università di Roma per massimizzare il necessario apporto scientifico”.

“Come Consigliere delegato alla tutela e valorizzazione dell’ambiente – aggiunge Luca Perlari – esprimo grande soddisfazione per questo primo, ma fondamentale, passo verso il recupero dell’area. Ringrazio l’ingegner Gatti e l’ingegner Bellini che prima di lui aveva lavorato sulla materia e i rispettivi team per l’ottimo lavoro svolto. Attendo con fiducia l’esito delle indagini”.