GONZAGA – Nella prima giornata di Bovimac anche il convegno di Ats Val Padana realizzato in collaborazione con l’Inail e l’Ufficio Territoriale Regionale (UTR) di Mantova “Strategie di prevenzione” questo il titolo del momento di approfondimento promosso dalla Struttura Prevenzione e Sicurezza sul Lavoro (PSAL) – area provinciale di Mantova, allo scopo di fornire informazioni utili per poter accedere a finanziamenti previsti in ambito agricolo per
l’acquisto di nuovi macchinari/attrezzature e l’adeguamento impiantistico e igienico sanitario finalizzati alla riduzione del rischio infortunistico e al miglioramento della salute nei luoghi di lavoro.
“Le micro e piccole imprese operanti nel settore della produzione primaria – spiegano gli organizzatori – vanno incentivate all’acquisto di sistemi di lavoro innovativi capaci di ridurre in misura significativa il rischio infortunistico o quello derivante dallo svolgimento di operazioni manuali, migliorando l’efficienza complessiva dell’attività” .
Ad aprire i lavori sono stati Alberto Righi e Stefania Bosio dello PSAL che hanno parlato delle opportunità per migliorare la sicurezza in ambito agricolo; Gabriella De Luca dell’Area Prevenzione di Inail Mantova ha illustrato i bandi di finanziamento messi a disposizione da Inail, mentre Daniele Lanfredini dell’UTR di Mantova (Servizio agricoltura, foreste, caccia e pesca) ha spiegato i bandi del Piano di Sviluppo Rurale. A chiudere l’incontro è stato Alessandro Beduschi, Assessore all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste di Regione Lombardia.
Nel padiglione 4 Ats, dopo la positiva esperienza della Fiera Millenaria di settembre ha portato il simulatore di ribaltamento del trattore. Vere e proprie prove guidate da istruttori qualificati avranno lo scopo di sensibilizzare gli addetti del settore sull’adozione di misure di sicurezza e comportamenti consapevoli che possono salvare la vita.
Un’esperienza che permette di provare la sensazione reale di un capovolgimento laterale del mezzo agricolo, che senza misure di sicurezza può avere conseguenze letali.
Gli infortuni da ribaltamento del trattore, infatti, sono ancora la causa di morte più frequente a livello nazionale. Nella maggior parte degli episodi, l’arco di protezione e le cinture di sicurezza non erano stati utilizzati o non erano presenti.
Questa mattina sono stati i ragazzi degli Istituti Agrari, quali futuri operatori del settore, ad effettuare le prove.