MANTOVA – Primo giorno da questore della provincia di Mantova per Giannina Roatta che stamani, incontrando i giornalisti delle testate locali, si è dichiarata entusiasta del suo nuovo incarico che nei prossimi giorni la porterà a conoscere e a confrontarsi con Prefetto, comandanti delle forze dell’ordine e referenti delle principali istituzioni.
Ma da subito il suo obiettivo è conoscere al meglio città e provincia, un territorio che registra fenomeni sul fronte legalità che il questore conosce però molto bene contro i quali è stata impegnata in prima linea durante la sua lunga carriera, da ultimo come questore di Savona. Fra questi la violenza di genere “un problema – dichiara il questore Roatta – che va affrontato a 360 gradi, perchè non è soltanto un problema di polizia ma è un problema sociale”.
Il questore evidenzia anche come, sul problema della violenza di genere, sia importante il coinvolgimento delle scuole e auspica di poter ripetere a Mantova alcune importanti esperienze fatte a Savona. “Così come è importante il coinvolgimento delle scuole per problemi come il cyberbullismo” dichiara Roatta che ricorda a tal proposito come nell’ultimo anno, a fronte di una drastica riduzione dei reati in generale, ci sia stato un aumento esponenziale di quelli informatici.
Altro fenomeno preoccupante con cui Mantova combatte da anni è la presenza sul territorio della criminalità organizzata, in particolare quella collegata all’ndrangheta. Al questore viene chiesto se ritiene si possa fare qualcosa di più o di diverso per combatterla rispetto a quanto fatto in passato, soprattutto pensando a come il Covid abbia permesso alle mafie di infiltrarsi ancora di più in alcuni settori dell’economia. Lei risponde ribadendo l’attualità del problema, “in particolare in alcuni ambiti come quello sanitario, e come vi sia dunque la necessità di tenere alta l’attenzione”
Infine una domanda d’obbligo. Cosa si sente di chiedere ai mantovani? “A tutti i cittadini dico di avere fiducia nelle istituzioni e di collaborare. E’ importante che ogni anello della catena faccia faccia il suo e quindi che il cittadino parli con le forze dell’ordine e altrettanto importante è ascoltare il cittadino” sottolinea il questore.
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