Ischia, una richiesta di condono ogni due abitanti. Palazzi: “lo Stato aiuti i sindaci con fondi per nuove case e per gli sgomberi”

MANTOVA – “Nel 2018 il governo Conte uno – 5 stelle e Lega – ha approvato il cosiddetto decreto Genova, con il voto favorevole di Fratelli d’Italia. L’ex presidente Conte sta dichiarando che non è vero che in quel decreto un articolo, che nulla aveva a che fare con Genova, prorogava di fatto le domande di condono per gli abusi edilizi in tre comuni dell’isola di Ischia, tra i quali Casamicciola, dove la frana ha raso al suolo case e provocato sette morti. Ma il decreto sta lì e si può leggere.”. A dichiararlo è il sindaco di Mantova Mattia Palazzi.
“L’art e’ il 25 e si intitolava ‘Definizione delle procedure di condono‘. A Ischia ci sono circa 27mila richieste di condono, di cui 13.500 relative a case interamente abusive, su un totale di 60mila case sull’isola. Solo a Casamicciola, Comune di poco più di 8mila abitanti, le domande sono 3.506, secondo dati di Legambiente. La realtà è che quell’articolo era ed è un condono per le case abusive costruite a Ischia e già allora i voti contrari al decreto, del Pd e non solo, furono motivati proprio per la presenza di quel condono. Si trovano facilmente tutti gli interventi del dibattito parlamentare sul decreto” continua il sindaco.
“L’ex presidente Conte lo sa benissimo e negarlo oggi non serve a nulla. Ciò che servirebbe in un Paese ‘normale’, oltre a piangere le vittime e dare tutto il sostegno a coloro che stanno ancora lavorando per cercare i dispersi e mettere in sicurezza le persone, è che lo Stato, invece di condonare le case abusive, a maggior ragione in aree a rischio idrogeologico, aiutasse i sindaci, con ogni strumento, dai fondi per realizzare nuovi alloggi laddove socialmente necessari fino alla presenza dell’esercito per rendere efficaci le ordinanze di sgombero. Altroché le dichiarazioni allucinanti del nuovo Ministro Pichetto Fratin che evidentemente non ha la minima idea di cosa comporti sgomberare migliaia di persone” conclude Palazzi.