SUZZARA – Straordinari comandati per sabato prossimo all’Iveco: i sindacati di categoria dei metalmeccanici si dividono ancora una volta con la Fiom Cgil che, dopo il nuovo incontro di questa mattina con la direzione dell’azienda, ha deciso di proclamare 8 ore di sciopero per tutta la giornata di domani (1°, 2° e 3° turno) e altre 8 ore per la giornata di sabato (1° e 2° turno), mentre non sarà così per Uilm Uil e Fim Cisl.
E’ il segretario territoriale della Uilm, sindacato maggioritario nello stabilimento di Suzzara, Luciano Di Pardo a spiegare che l’azienda “ha fatto un importante passo indietro perchè ha rinunciato allo straordinario comandato per il turno del pomeriggio. E’ rimasto quello della mattina ma l’azienda ci ha spiegato questo è dovuto alla necessità di implementare la produzione in quanto è arrivata una importante commessa“.
Effettivamente dalle Poste tedesche, cliente storico dell’Iveco di Suzzara, è arrivato l’ordine per 150 Furgoni Daily che deve essere soddisfatto.
“Alla luce della spiegazione della direzione, della cancellazione del turno pomeridiano, e visto che siamo firmatari di un contratto che prevede la possibilità di 15 sabati lavorativi non abbiamo ritenuto di intraprendere altre azioni” continua Di Pardo che non nasconde però la perplessità per il fatto che l’azienda solo pochi giorni fa abbia comunicato la cancellazione del turno di notte nella settimana dal 24 al 28 giugno per poi ordinare lo straordinario il sabato.
Sciopererà invece la Fiom che ha tra l’altro contattato Uilm e Fim per una protesta unitaria ottenendo però il no di quest’ultime. La Fiom “non cede ai ricatti di un’azienda inattendibile he per l’ennesima volta dimostra di pensare solo a generare e massimizzare il profitto degli azionisti trattando i/le lavoratori/trici come burattini” recita un volantino del sindacato.
“La nostra iniziativa ha dato un primo risultato con la cancellazione dello straordinario comandato il sabato pomeriggio ma riteniamo sia giusto scioperare visto l’atteggiamento dell’azienda che prima toglie il turno notturno e poi obbliga allo straordinario di sabato. Altra cosa sarebbe stata se fosse stato chiesto di fare il turno di sabato su base volontaria, ma così non è stato” commenta il segretario provinciale della Fiom Marco Massari.