La Cgil rivendica le conquiste degli ultimi anni e chiede politiche per dare un futuro ai giovani

MANTOVA –  Alla presenza di 300 persone fra lavoratori, pensionati, rappresentanti istituzionali e dell’associazionismo ha preso il via oggi al Mamu di Mantova il decimo congresso provinciale della Cgil di Mantova.
La prima giornata ha visto, tra i diversi interventi, la relazione del segretario generale Daniele Soffiati che ha ricordato le tante difficoltà di questi anni ma anche le conquiste importanti del sindacato come quelle nel periodo Covid, come il blocco dei licenziamenti, la cassa integrazione Covid e i protocolli di sicurezza. Soffiati ha ribadito il suo attacco contro l’attuale governo reo di aver approvato una finanziaria ” che colpisce le fasce più deboli” ed ha rimarcato la necessità, ribandendo la vocazione industriale di Mantova, di attivare politiche industriali capaci di rilanciare la provincia, garantendo un lavoro e un futuro ai suoi giovani.
A tal proposito il segretario generale ha ricordato, non senza esprimere una grande preoccupazione, i dati della Fondazione Migrantes dai quali emerge che in “quindici anni i mantovani emigrati all’estero sono aumentati del 250% e chi se ne va sono quasi sempre coloro che hanno tra i 18 e i 49 anni, la fascia dunque dove si concentra la maggior parte della forza lavoro”.
La giornata ha visto poi la lectio magistralis di Paolo Graziano, politologo e docente all’Università di Padova che, a proposito di transizione ecologica e sviluppo sostenibile, ha ribadito la necessità non più prorogabile di “produrre meglio e in modo più sostenibile”.
Domani seconda giornata, alla presenza del candidato alla presidenza della Regione Lombardia per il centrosinistra Pierfrancesco Majorino. sono previsti gli interventi di Alessandro Pagano, segretario della Cgil Lombardia e Lara Ghiglione della Segreteria nazionale Cgil.