La Lombardia chiede l’abolizione del coprifuoco serale, Cappellari (Lega): “E’ una misura inutile”

MILANO – In questi giorni tra i commercianti, ristoratori, ma anche a livello politico, è montata la polemica sulla questione “coprifuoco serale”. Dalle 22 tutte le attività devono cessare e per circolare è obbligatorio presentare, in caso di controllo da parte delle forze dell’ordine, un’autocertificazione. Regione Lombardia oggi ha approvato una mozione per eliminare il coprifuoco

“L’istituzione del coprifuoco serale – spiega la consigliere della Lega Alessandra Cappellari – risale all’autunno scorso e ad oggi è da considerarsi inutile come misura di contenimento del contagio da coronavirus. Voglio ricordare – prosegue – che la campagna vaccinale di massa in Lombardia sta procedendo a ritmi serrati e con risultati positivi e dunque con la giusta e doverosa ripartenza delle attività economiche, il mantenimento del coprifuoco potrebbe rivelarsi addirittura dannoso. Per garantire minori assembramenti e minori possibilità di trasmissione del virus bisogna semmai garantire orari più lunghi di apertura delle attività in modo da dilazionare la frequentazione da parte delle persone. Il mantenimento forzato di questa misura, oltre a non portare benefici nella lotta al virus, aumenta gli effetti negativi della crisi economica, per tacere dei non secondari effetti psicologici negativi sulla popolazione, barricata inutilmente in casa.

Dato che il Governo si è già impegnato a rivedere la misura del coprifuoco entro il mese di maggio – conclude la Cappellari – con la mozione approvata oggi dall’Aula consiliare si invita la Giunta Fontana a chiederne quanto prima l’eliminazione su tutto il territorio nazionale. E che, sulla base dell’andamento epidemiologico e della campagna vaccinale, inviti inoltre il Governo a procedere alla progressiva riapertura delle attività ancora chiuse, senza limiti di orario ma esclusivamente mantenendo in vigore le misure anti contagio da seguire per tornare alla normalità senza rischi e senza limitazioni delle libertà individuali”.