MANTOVA – Riconoscimento all’ospedale Carlo Poma in Europa grazie alle applicazioni innovative della nuova Tac, installata a settembre. Il radiologo Enrico Boninsegna, dell’equipe medica della struttura complessa di Radiologia e Diagnostica per Immagini di Mantova, diretta da Stefano Colopi, interverrà con una relazione a finalità didattica e divulgativa al Congresso Europeo di Radiologia di Vienna, in programma il 12 marzo. La relazione è stata realizzata grazie anche alla collaborazione della struttura complessa di Neuroradiologia di Mantova, diretta da Enrico Piovan.
Boninsegna è stato infatti il professionista che in questi mesi si è maggiormente dedicato all’uso del macchinario di ultima generazione, uno degli ultimi strumenti acquisiti dall’azienda, che consente di valutare nuovi parametri e fornisce informazioni aggiuntive ed evolute.
Ad oggi sono stati esaminati circa 80 pazienti con questo nuovo tipo di tecnologia, che dà risultati interessanti in diversi ambiti. In particolare, per la valutazione dell’edema osseo nei casi di sospetta frattura vertebrale o di altri distretti; l’indagine permette di datare la frattura, un dato che solitamente fornisce solo la risonanza magnetica, esame che richiede tempi più lunghi di esecuzione (30-40 minuti contro i 3 minuti della tac).
Negli studi che prevedono la somministrazione di mezzi di contrasto, la nuova tac permette di effettuare un’unica scansione – non due, come nel caso di altri macchinari – riducendo in questo modo anche la dose di radiazioni. La minore irradiazione è garantita anche da un software in grado di personalizzare la dose radiante a seconda del peso e dell’altezza del paziente; in questo senso gli esami sono quindi meno lesivi per i malati e per gli stessi operatori.
Un’altra applicazione consiste nella valutazione della composizione dei calcoli renali, per orientare meglio il medico urologo nella scelta del trattamento più adeguato.
In ambito vascolare, infine, si effettuano ricostruzioni tridimensionali in alta definizione, eliminando le placche di calcio che mascherano i vasi e impediscono di valutare questi ultimi in modo ottimale.