La presidenza Ats resta a Cremona. Centro destra: “Palazzi svende Mantova”. Pd: “pensino ai posti letto e non alle poltrone”

La presidenza Ats resta a Cremona. Centro destra:

CREMONA – La conferenza dei sindaci dell’Ats Val Padana si è riunita ieri a Cremona per l’elezione del presidente e l’eventuale rinnovo del vice presidente. Dopo tre anni in capo al cremonese Gianluca Galimberti, la presidenza era stata rivendicata dal territorio mantovano per una quasi implicita regola dell’alternanza.
Ma così non è stato e il centro destra tuona per questo risultato contro il sindaco di Mantova Mattia Palazzi. “Ha inspiegabilmente rifiutato e virato verso Cremona, favorendo così la riconferma di Galimberti, anteponendo evidentemente gli interessi di partito. Ma non è tutto – spiegano in una nota congiunta Achille Prignaca e Francesco Aporti, rispettivamente sindaci di Castel Goffredo e Borgo Virgilio -. Nella elezione successiva di uno dei componenti, anziché sostenere il sindaco di Asola Giordano Busi, Palazzi si è nuovamente schierato con un altro sindaco della provincia di Cremona, determinandone l’elezione”.
Durissimo anche il coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia Alessandro Beduschi che dichiara:  “Sorprende che solo dieci giorni fa i sindacalisti lamentavano la grave situazione di abbandono del territorio da parte dell’azienda, percepibile da tutti, e quando era finalmente arrivato il momento di dare un segnale forte, il sindaco del nostro capoluogo anziché mettersi in campo per fare gli interessi dei mantovani ha preferito “abdicare” in nome del collega della città del Torrazzo. Un atto incomprensibile che va contro l’auspicata centralità di Mantova nei rapporti della sanità locale”.
A rispondere alla accuse dei rappresentanti del centro destra è il segretario cittadino del Pd Giovanni Pasetti che dice: “sulla sanità guardano la mosca sul muro e ignorano l’elefante in corsia. Riguardo alla Conferenza dei Sindaci dell’Ats Valpadana, i pochi primi cittadini presenti del centrodestra sollevano polemiche sterili e strumentali sull’esito di questa votazione. Va detto infatti che dal 2020 i parametri per definire i “fabbisogni” territoriali e i conseguenti budget, non saranno più su base Ats ma su base distrettuale cioè per Asst, un cambiamento favorevole per la nostra provincia.
Viene da chiedersi perché i rappresentati di Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia che da 25 anni gestiscono la sanità regionale lombarda, invece di preoccuparsi di dotare ospedali e pronto soccorso di personale e risorse, concentrino unicamente le proprie energie in sceneggiate di questo tipo. Pensano davvero che il tema sia una poltrona e non invece le risorse e i posti letti che da vent’anni tagliano a Mantova?
Per quanto ci riguarda -conclude Pasetti – continueremo a rappresentare gli interessi e i bisogni del nostro territorio come abbiamo fatto sino ad ora mettendo al centro il bene delle nostre comunità anziché l’interesse di bottega”.