La psicopedagogista Paltrinieri: “Fermezza, autorevolezza e coerenza per educare i ragazzi”

La psicopedagogista Vanja Paltrinieri

PEGOGNAGA – «Formazione, fermezza, autorevolezza e coerenza. Sono le fondamenta irrinunciabili che i genitori di oggi devono avere per affrontare le crescenti problematiche adolescenziali», questi i consigli di Vanja Paltrinieri, dirigente del Centro Psicopedagogico per l’educazione e la gestione dei Conflitti di Piacenza, al convegno moderato dallo psicoterapeuta Damiano Guberti, dal tema “Come stanno i nostri ragazzi?”, molto partecipato, organizzato a Pegognaga da Amministrazione comunale, Centro Culturale LBM, associazione Il Formicaio, nel contesto del Festival della salute mentale promosso da Asst Poma. Le crescenti problematiche socio-educative insorgenti oggi nei ragazzi inchiodati su smartphone e social con paventata deriva caratteriale e comportamentale, trovano genitori ed educatori sempre più disarmati. Dopo i saluti ai relatori del vicesindaco Antonio Lui, è cominciato l’evento vero e proprio. «Quali sono i punti di attenzione che i genitori debbono avere perché oggi smartphone e social sono il mondo degli adolescenti? – si è chiesta Paltrinieri – E quali regole di utilizzo l’adulto deve dare ai ragazzi per poterli gestire al meglio? Quali controlli i genitori debbono fare sui dispositivi dati ai ragazzi che poi sono di proprietà dei genitori? Padre e madre e comunque le figure che si occupano dei ragazzi devono cambiare registro. Non si trovano più di fronte a bambini, ma a soggetti in preadolescenza e adolescenza. Per cui c’è un passaggio nell’educazione prevalentemente legata al paterno. Quindi agli aspetti normativi della regolazione dove si negoziano le regole. Si danno dei paletti definiti, che però i ragazzi non rispettano. Cosicché i genitori si domandano “come mai non ce la stiamo facendo?”. E ai ragazzi “dovevi tornare a mezzanotte, è invece la mezza”, “qual è il tuo bisogno?”, “come possiamo venire incontro al bene per te?”» Ecco gli strumenti dei quali disporre: «E’ necessaria formazione. Giornate come questa danno indicazioni utili per gestire l’adolescenza. Occorre smettere, quello che avveniva in passato, d’essere amici dei nostri figli: questo è il paletto pedagogico. Bisogna mantenere una distanza educativa. Ovvio che in casa la conversazione sussiste, ma va mantenuta quella distanza che permetta all’adulto di rimanere educativo. Fermezza, autorevolezza e la coerenza. Mantenere il no qualunque cosa succeda».

Riccardo Lonardi