MANTOVA – La Rianimazione del Poma sempre più all’avanguardia. E’ da poco terminato l’intervento per la suddivisione in aree per pazienti con rischio infettivo diversificato, nuova illuminazione e ausili a soffitto per la movimentazione dei degenti
Un intervento di riqualificazione che consentirà di ottimizzare il lavoro dei professionisti e la gestione dei pazienti della Rianimazione del Poma. Il cantiere ha interessato la sezione A e B del reparto, all’ospedale di Mantova: è stato aperto il 19 settembre e si è concluso il 16 marzo, per un valore complessivo di circa 160mila euro.
L’attività sanitaria si sta svolgendo in via provvisoria nella ex Terapia Intensiva Neonatale, in attesa del trasloco nella sede rinnovata, che avverrà nelle prossime settimane.
Cosa cambierà con i lavori?
La suddivisione in due aree della sezione B, con conseguente intervento sugli impianti di climatizzazione, consente di ottenere spazi funzionalmente integrati, ma che ospitano pazienti con differenti patologie e soprattutto con rischio infettivo diversificato.
L’intervento ha previsto il consolidamento dell’installazione dei testa-letto pensili, con successiva verifica della loro resistenza. Sono stati inoltre inseriti ausili a soffitto per la movimentazione dei pazienti, che facilitano lo spostamento, l’igiene, la prono-supinazione e le pratiche cliniche in generale, con significativi miglioramenti della qualità dell’assistenza e vantaggi rispetto alla riduzione del rischio da sovraccarico muscolo-scheletrico per gli operatori sanitari.
Sempre nella sezione B si è provveduto alla sostituzione dei corpi illuminati con lampade led dimmerabili. Si tratta di lampade che consentono di regolare l’intensità luminosa, in base a preferenze o necessità illuminative. Permettono anche, insieme ai lucernari inseriti in recenti interventi, la gestione circadiana dello scorrere del tempo, garantendo una riduzione dei consumi energetici.