Lago Paiolo, eQual: “Il tempo del cemento è scaduto”

In foto l'autore Emanuele Bellintani

MANTOVA – La notizia di una nuova asta fallimentare per l’area del Paiolo sulle ceneri di un assurdo piano edilizio da 110mila metri quadrati mette in allerta l’associazione eQual. Secondo gli attivisti il tempo delle “betoniere facili” di Mantova è finito, così come nel 2017 sono scadute le autorizzazioni urbanistiche per costruire. “La battaglia vinta da tutte e tutti i cittadini con i quali anche noi ci siamo mobilitati per la salvaguardia dell’area – spiega Emanuele Bellintani coordinatore di eQual – non può essere messa in discussione: l’area del Paiolo deve essere tutelata come bene comune e trasformata in un parco urbano accessibile a tutti. Le istituzioni devono fare una scelta in questa direzione”.
Il timore è che nel gioco delle aste fallimentari ci sia il rischio che dopo la terza asta a vuoto, si proceda per “trattativa privata” mettendo sul piatto un’area enorme per pochi milioni di euro con l’idea di un nuovo progetto edilizio su di un’area naturalistica da salvaguardare.
Associazione eQual chiede al Comune di Mantova di impegnarsi nel negare eventuali autorizzazioni per portare a termine l’ennesima cementificazione, anche qualora dovesse essere ripresentata come “ridotta” e con la scusa delle opere compensative: il progetto di cementificare il Paiolo è stato sconfitto dalla storia, dalle mobilitazioni popolari e dal tempo.

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