CASTIGLIONE – E’ morta ieri in ospedale Irene Aderenti: insegnante ed ex senatrice della Repubblica, docente molto stimata e volto noto della politica dell’Alto Mantovano. La notizia della sua scomparsa ha colpito profondamente la comunità di Castiglione delle Stiviere, dove era conosciuta e apprezzata per il suo impegno scolastico e politico.
Nata a Zurigo nel 1955 da una famiglia bresciana emigrata in Svizzera, Aderenti tornò in Italia in giovane età e completò gli studi magistrali a Brescia. Iniziò poi la sua carriera di docente, insegnando a Brescia, Cavriana e infine a Castiglione.
Dopo anni di attivismo nella Lega Nord, Aderenti fu eletta al Senato il 13 aprile 2008. Rimase in carica per l’intera XVI legislatura, fino al marzo 2013. Durante il suo mandato, si occupò principalmente di tematiche legate alla scuola, partecipando ai lavori della VII Commissione permanente (Istruzione pubblica e Beni culturali) e alla Commissione parlamentare per l’infanzia.
Tra le sue proposte più note, l’istituzione delle cosiddette “classi-ponte” per studenti stranieri con difficoltà linguistiche e l’obbligatorietà dell’esame di terza media per accedere alle scuole superiori, rivolto a chi proveniva da sistemi scolastici esteri.
Nel 2013 non fu riconfermata al Senato e nel 2014 tentò la corsa alle elezioni europee, senza però riuscire ad essere eletta. Lasciò la Lega nel 2018, dopo il patto di governo con il Movimento 5 Stelle. Nel 2019 lanciò il movimento politico Obiettivo Autonomia.
BEVILACQUA (PATTO PER IL NORD): “AMICA VERA, APPASSIONATA DI POLITICA E CON GRANDI IDEALI”
“Ci siamo conosciuti nel 2018, lei reduce da una legislatura al Senato nelle file della Lega Nord, quella vera, dal 2008 al 2013. Nella vita maestra elementare, mi parlava sempre del rapporto con i suoi “ragazzi” che amava”: questo il ricordo di Gianantonio Bevilacqua, coordinatore milanese di “Patto per il Nord”
“Telefonate lunghissime dove parlavamo di politica ma durante le quali si lasciava andare raccontandomi le peripezie tra medici ed ospedali legate al suo stato di salute. Anche lei malata di autonomia e federalismo, avevamo fatto tante cose insieme, dalla fondazione, con altri amici, di Rete 22 Ottobre per l’Autonomia nel 2019 a quella di Alleanza per l’Autonomia successivamente, tutti orfani di un partito in cui credevamo e che era stato distrutto, lasciandoci però gli ideali”.
“Col tempo è diventata una amica vera ed ho capito quanto poco aveva del politico di professione, quello per il quale il principale obiettivo è essere rieletto. Lei non era un politico di professione ma amava la politica, amava il sogno di un Paese diverso che la Lega Nord, quella vera, ci aveva trasmesso. Onesta, critica quanto basta, quella della porta accanto, semplice ma Signora, in questi anni si è sempre buttata a capofitto nei nostri progetti, fino a pochi mesi fa quando ha aderito, come noi, a Patto per il Nord che le aveva affidato l’incarico di pensare a come avrebbe dovuto diventare la scuola del futuro nella squadra delle consulte di Giancarlo Pagliarini, anche lui amico sincero di Irene”.
“Si è messa al servizio di un progetto, quello di un paese nuovo, federale, senza mai far pesare il suo passato politico. Un consiglio sempre per tutti, senza prevaricare. Sempre attiva, sempre presente nei convegni che abbiamo organizzato insieme, fatto salvo l’appuntamento con il parrucchiere, fisso, perché ci teneva. Era la persona per la quale credere ancora nella politica. Dopo Roberto Pisani, “quelli che ancora ci credono” perdono un altro pezzo. Erano molto amici anche loro e adesso potranno parlare di politica quanto vorranno”.