Cronaca 14 novembre 2019, 11:59

L'appello dell'associazione Marco S. - No alla SLA: "Abbiamo fondi per l'assistenza domiciliare, contattateci o chiuderemo"

L'appello dell'associazione Marco S. - No alla SLA: "Abbiamo fondi per l'assistenza domiciliare, contattateci o chiuderemo"
MANTOVA - L'appello dell'associazione Marco S – No alla Sla: "Abbiamo <strong>risorse disponibili</strong> per sostenere economicamente i malati di Sclerosi laterale amiotrofica - dice il presidente <strong>Carlo Zanetti</strong> - che avessero bisogno di personale specializzato per un supporto a domicilio temporaneo, che possa momentaneamente sostituire le cure della famiglia”. <p style="font-weight: 400;">Il progetto <em>Mi prendo cura di te è stato presentato alla comunità mantovana lo scorso dicembre. “Oltre a Marco Sguaitzer, fondatore e motore della Onlus, scomparso purtroppo lo scorso marzo,<strong> è pervenuta una sola richiesta</strong>, che l’associazione ha finanziato – ha proseguito Zanetti -. <strong>Per poter mantenere in vita la nostra Onlus</strong> sono necessarie nuove richieste, in modo da declinare concretamente l’oggetto sociale definito dallo statuto, ed è per questo che ci rivolgiamo alla stampa”.<strong> Il personale</strong> che sarà chiamato ad assistere i malati di Sla è stato <strong>adeguatamente formato</strong> attraverso corsi ospedalieri e tirocini pratici.</p> <p style="font-weight: 400;">L’appello del presidente Zanetti, della vice presidente <strong>Manuela Pasquali</strong> e dei consiglieri <strong>Sebastiano Riva Berni</strong> e<strong> Matteo Bernardelli</strong> è rivolto ai malati di Sla, alle loro famiglie, ai medici, agli ospedali e ai presidi sanitari della provincia di Mantova per dare appunto seguito alle finalità della Onlus voluta da Marco Sguaitzer (<a href="http://www.noallasla.it/">www.noallasla.it</a>), sportivo colpito nel 2008 dalla Sclerosi laterale amiotrofica, che ha saputo diventare <strong>simbolo coraggioso nella lotta contro la malattia</strong>.</p> <p style="font-weight: 400;">“L’associazione, grazie alla generosità dei donatori, molti dei quali amici di Marco o colpiti dal suo grande coraggio nell’affrontare la Sla, ha un patrimonio finanziario interamente documentato, che ammonta a circa <strong>80mila euro</strong> – ha spiegato Carlo Zanetti -. Abbiamo avuto una sola richiesta di assistenza domiciliare e desideriamo inviare un ultimo appello”.</p> <p style="font-weight: 400;">“Qualora non riuscissimo a proseguire con il progetto <em>Mi prendo cura di te - ha ribadito il presidente - la Onlus<strong> devolverà le proprie risorse ad altri enti, istituzioni o centri di ricerca sempre nell’ambito della Sla</strong>, per dare corso alle proprie finalità statutarie. Dopo di che, a malincuore, <strong>saremmo chiamati a chiuderla</strong>, per mancanza non di fondi, che ci sono, ma di richieste di aiuto”.</p> <p style="font-weight: 400;">Per l’associazione è<strong> molto complesso raggiungere direttamente i malat</strong>i di Sla. Non esiste la possibilità, infatti, di accedere ai registri dei malati per questioni di<strong> privacy</strong>. Diritto inviolabile, ma che ostacola un percorso di contatto mirato a chi effettivamente ne dovesse avere bisogno. “Per questo – hanno dichiarato i consiglieri della Onlus – ci rivolgiamo ai medici, ai presidi ospedalieri e ai centri di cura che possono essere un tramite a divulgare l’attività della nostra associazione e la disponibilità dei fondi di assistenza”.</p>
Prima Pagina/Archivio/Invia un Comunicato Stampa/Pubblicità