L’Archivio di Stato di Mantova è sotto organico: Baschieri (FI) chiede l’intervento del Comune

MANTOVA – “Sollecitare il competente Ministero dei Beni e delle Attività Culturali al fine di bandire gli opportuni concorsi pubblici per reclutare il personale archivistico, amministrativo ed addetto alla vigilanza e per potenziare gli organici degli Archivi di Stato riservando una quota di detto personale all’istituto archivistico di Mantova al fine di evitare il rischio della chiusura”, questo quanto richiesto dal consigliere comunale di Pierluigi Baschieri di Forza Italia al sindaco Mattia Palazzi ed alla sua giunta attraverso una mozione che sarà discussa oggi in consiglio comunale.

Una richiesta che arriva alla luce della difficili situazione, soprattutto legato al poco personale presente, in cui versano oggi gli Archivi di Stato e, nello specifico, quello di Mantova per cui l’esponente di FI chiede un rapido intervento. Un impegno per l’Archivio di Stato necessario anche alla luce dell’importanza dell’istituto stesso che, come si ricorda nella mozione, custodisce e conserva documenti datati a partire dal XI secolo fino alla seconda metà del XX, per un totale di quasi 28.000 metri lineari, del periodo comunale, della signoria dei Bonacolsi e soprattutto dei Gonzaga. “L’archivio Gonzaga in particolare – si legge nella mozione – è uno fra i più completi e omogenei archivi di famiglie che hanno governato in età moderna; esso rappresenta il nerbo portante della storia mantovana politica, sociale, economica, amministrativa, artistica, di epoca medievale e moderna e la sua importanza travalica di gran lunga i confini locali”.

Archivio che oggi conta 7 dipendenti “mentre la dotazione organica prevede l’utilizzo di ben 20 professionisti nella conservazione dei beni archivistici; dal 2012 ad oggi è mancato il turnover del personale e chi è stato collocato in stato di quiescenza non è stato sostituito”. Ad oggi oltre alla figura del direttore, risultano in servizio presso l’Archivio di Stato di Mantova 3 funzionari archivisti, un amministrativo e due addetti alla vigilanza, al prelievo ed alla ricollocamento. Numeri che rendono impossibile la buona gestione dell’Archivio e che richiedono una rapida soluzione.