CASTEL GOFFREDO – Non è solo il rinnovamento dell’asilo nido “La Farfalla”, ma è uno speciale progetto pedagogico realizzato dalla cooperativa sociale Archè di Castel Goffredo. “Rilanciamo la prima infanzia alla scoperta della natura, del benessere e della condivisione”: questo il titolo dell’iniziativa che vede in campo educazione all’aperto (outdoor education), sensibilità ecologica e contatto autentico con la natura, mettendo sul
podio dell’attenzione i diritti dei bambini e delle bambine all’insegna dell’inclusione e della sostenibilità.
Scopo del progetto accogliere i piccoli e permettere loro di scoprire o riscoprire la natura come contesto in cui crescere, sperimentarsi, apprendere, promuovere inclusione, costruire socialità e sviluppare sensibilità ecologica.
“Le attività di rinnovamento pedagogico e di riconfigurazione degli spazi dell’asilo hanno richiesto studio e molto lavoro di confronto anche con le famiglie che già frequentano il nostro nido, oltre che pratico per far sì che tutto fosse coerente con l’idea di autentica sostenibilità che volevamo raggiungere – evidenzia Monica Ploia, responsabile innovazione e sviluppo in Archè. Per realizzare il progetto di far vivere i bambini a contatto con la natura e all’aria aperta non solo in primavera ed estate ma tutto tempo dell’anno il lavoro di confronto si è esteso fino in Norvegia.
Attenzione particolare anche per il cibo somministrato in mensa “Per i pasti e le merende utilizziamo frutta e verdura biologiche, in particolare la verdura è prodotta da Arché nell’ambito del suo progetto di agricoltura sociale. Per la pulizia degli
ambienti ci avvaliamo di una macchina a vapore acqueo, escludendo totalmente detersivi e prodotti inquinanti. Inoltre usiamo pannolini ecologici e abbiamo un impianto fotovoltaico” – spiega Mariangela Lombardi, presidente di Archè.
Tra le novità l’eliminazione della plastica. All’asilo nido “La Farfalla” i giochi sono completamente biodegradabili, lo spazio esterno rappresentato dal giardino è totalmente privo di giochi in plastica, in coerenza con un’idea di autentica sostenibilità e sensibilità ecologica come uno scivolo in erba o le cassette di terra cruda.
Al lavoro di riconfigurazione del giardino hanno infatti partecipato, attraverso un’esperienza di alternanza scuola-lavoro, tre studenti dell’Istituto Bonsignori, tra cui un ragazzo con disturbo dello spettro autistico, e altri giovani. Un’attività in linea con il percorso di agricoltura sociale con produzione biologica “AgriArchè” Terra-Giovani-Lavoro portato avanti da anni da Archè e che permette riscatto sociale e valorizzazione dell’autostima per ragazzi e ragazze, anche con situazioni di fragilità familiare o dispersione scolastica.