L’autopsia rivela: Erika è morta per annegamento

MANTOVA – Sarebbe deceduta per annegamento Erika Boldi, la 26enne di San Martino dall’Argine trovata senza vita l’altro ieri nel canale Tartaro, nei pressi di Vigasio, nel Veronese. Questo il responso dell’esame autoptico, effettuato oggi pomeriggio sul cadavere della ragazza mantovana. Non c’è ancora, invece, l’esito dell’analisi tossicologica, per la quale occorrerà attendere alcuni giorni.

Non sarebbero state trovate ferite o altri segni di violenza sul corpo della giovane, ripresa dalle telecamere attorno alle 2 nei pressi di un locale di Villafranca. Si potrebbe trattare dunque di un decesso accidentale, anche se per ora resta aperta l’ipotesi dell’omicidio.

Le indagini sono in corso e si stanno controllando i filmati delle videocamere della zona per risalire all’auto sentita da alcuni residenti della zona, poco prima di mezzanotte.

Le ultime ore di Erika sono state difficili. Nella notte tra venerdì e sabato era stata arrestata a Mantova, ma subito rimessa in libertà in attesa del processo fissato per ottobre. Di questo lei stessa aveva informato la sorella, quando forse si era già spostata in provincia di Verona. Venerdì aveva visto per l’ultima volta la mamma: con lei si stava informando con i volontari di San Patrignano per intraprendere un percorso di recupero dalla tossicodipendenza da eroina.