Si è tenuto questa mattina in Piazza Sordello, il presidio delle organizzazioni sindacali di categoria (Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil) per protestare contro i mancati ristori nel Decreto Sostegni per i lavoratori agricoli, nonostante questi abbiano subito la perdita di milioni di giornate di lavoro a causa dell’emergenza covid. I Sindacati chiedono risposte al Governo e soluzioni a “Un problema reale – spiega Ivan Papazzoni, funzionario Flai Cgil Mantova con delega all’agricoltura – che ha visto precipitare la maggior parte dei lavoratori coinvolti e le loro famiglie in una situazione di totale povertà“.
Ma questo della mancanza di ristori per i lavoratori agricoli non è l’unico motivo per cui oggi i sindacati si sono mobilitati in tutta Italia. A questa preoccupazione si aggiunge anche quella relativa al riemergere, attraverso alcune dichiarazioni mezzo stampa, della tentazione di modificare, semplificandola, l’attuale normativa sui voucher in agricoltura, nonostante il contratto collettivo nazionale garantisca già tutta la flessibilità di cui necessitano le imprese. Inoltre rimane vivo lo stallo dei rinnovi contrattuali provinciali che sta evidenziando la difficile soluzione delle trattative in tutta Italia, in particolare nel meridione.
Nel corso della mattinata una delegazione dei Sindacati formata da Marco Volta segretario provinciale di Flai Cgil, Ciro Di Lena di Fai Cisl e Gennaro Pesce di Uila Uil è stata ricevuta dal Prefetto di Mantova, Michele Formiglio. “Il Prefetto – spiega Marco Volta – si è dimostrato molto disponibile. Gli abbiamo spiegato i motivi della nostra mobilitazione e ha dimostrato grande attenzione affermando che li evidenzierà nelle sedi opportune e di sua competenza”.
Ecco nel dettaglio le rivendicazioni dei lavoratori e dei sindacati:
- la garanzia per l’anno 2020, ai fini della tutela assistenziale e previdenziale, delle stesse giornate di lavoro svolte nel 2019;
- il bonus per gli stagionali dell’agricoltura e la sua compatibilità con il reddito di emergenza;
- l’estensione della Naspi ai dipendenti a tempo indeterminato di imprese cooperative e dei loro consorzi;
- tutele ai lavoratori agricoli nelle zone colpite da calamità naturali, eventi distruttivi, parassiti quali Xylella e cimice asiatica;
- riconoscimento di una cassa integrazione stabile anche per i pescatori vista la forte riduzione dell’attività di pesca.
Oltre a questi punti, considerati essenziali, sono stati proposti:
- la richiesta di riconoscere la ‘clausola sulla condizionalità sociale’ nella Politica agricola comune (PAC) per fare in modo che i contributi europei vadano solo a chi rispetta i contratti di lavoro e le leggi sociali;
- la contrarietà al tentativo di semplificare ancora di più l’uso dei voucher in agricoltura con gravi ricadute sulle tutele e i diritti dei lavoratori;
- l’esigenza di rinnovare rapidamente i contratti provinciali, visto che le trattative sono bloccate in quasi tutti i territori.