PALIDANO (Gonzaga) – Consegnato il progetto esecutivo per il recupero del complesso di Villa Strozzi a Palidano di Gonzaga. Il gruppo di progettazione con capofila la Politecnica di Modena lo ha trasmesso già alla fine di novembre dello scorso anno al Provveditorato interregionale alle Opere Pubbliche di Lombardia ed Emilia Romagna.
Ed ora, tutta la corposa documentazione e gli elaborati progettuali per i lavori di restauro e recupero funzionale con miglioramento sismico, sono al vaglio dei tecnici del Provveditorato per la necessaria verifica che comprende aspetti tecnici, economici e legislativi. Un passaggio non semplice e fondamentale per gli sviluppi futuri dell’iter di realizzazione del progetto. L’obiettivo rimane quello di cominciare i lavori entro l’autunno.
La complessità dell’intervento è evidente: si dovrà agire su un edificio storico di un certo pregio artistico, e quindi tutelato, da rendere di nuovo agibile dopo il terremoto e idoneo ad ospitare le aule di un istituto scolastico.
L’iter burocratico e amministrativo
La conferenza di servizi si era svolta tra dicembre 2019 (prima seduta) e inizi 2020 (seconda seduta ad aprile) per concludersi l’1 luglio dell’anno con il rilascio di tutti i pareri, alcuni dei quali con prescrizioni. A quel punto vi erano tutti gli elementi per dare il via libera alla progettazione definitiva arrivata il 14 luglio 2020. Va ricordato che le tempistiche sono dettate dalle procedure e modalità organizzative del Provveditorato Interregionale alle Opere pubbliche di Emilia Romagna e Lombardia che sta gestendo tutta la parte amministrativa. La Provincia ha solo un ruolo di supporto tecnico e di coordinamento dei vari soggetti interessati (scuola, Comune di Gonzaga e struttura commissariale per l’emergenza terremoto). Gli aspetti tecnici più complessi del recupero riguardano il rifacimento di tutte le fondazioni della villa per il miglioramento sismico, l’alleggerimento di tutti i solai del primo piano che verranno completamente rifatti e poi il consolidamento della copertura. Vi sono poi gli interventi sulle strutture murarie che implicano un’interferenza con gli apparati decorativi a stucco. Anche il rifacimento dei serramenti comporterà un confronto continuo con la Sovrintendenza visto il pregio dell’edificio.