VIADANA – Lavori in vista per il Mu.Vi.: la giunta ha approvato il progetto esecutivo per i lavori di restauro e miglioramento strutturale della copertura ed avviato l’iter per la partecipazione all’avviso pubblico “Fondo Cultura” indetto dal Ministero dei Beni Culturali.
La sede del MuVi è un imponente edificio risalente agli inizi del Novecento. Progettato dall’ing. Guglielmo Decò per ospitare le scuole elementari nel centro storico, è stato oggetto di importanti interventi di riqualificazione grazie ai quali a partire dal 2003 ha trovato sede la biblioteca comunale e, nel corso degli anni successivi, altri servizi quali il Museo Civico Parazzi, il Museo della Città, la Galleria Civica di Arte Contemporanea, gli Archivi Storici, la Fototeca Dino Carnevali, la Fondazione Daniele Ponchiroli, la ludoteca e infine la sede della Pro loco. Gli interventi urgenti messi in cantiere dall’amministrazione comunale hanno lo scopo di garantire la continuità della fruibilità degli spazi in sicurezza.
Importanti gli interventi previsti che richiederanno una spesa complessiva di 500mila euro, di cui 400mila derivanti dal contributo ministeriale e 100mila erogati dal Comune di Viadana. Il progetto – redatto dall’architetto Juri Badalini di Mantova e seguito dal R.U.P. arch. Rocco Tenca dell’ufficio tecnico del Comune – prevede la revisione completa del manto di copertura dell’edificio: nello specifico, verranno sostituite – in quanto gravemente degradate e non recuperabili – le capriatelle lignee del “Coro”; per il corpo principale si procederà alla riparazione degli elementi danneggiati e alla sostituzione integrale soltanto nei casi in cui il degrado non giustifichi altri tipi di intervento; è inoltre prevista la pulitura e la verifica (con eventuali riparazioni se ritenuto necessario) delle gronde; infine, verrà garantito un miglioramento della ventilazione del tetto grazie alla posa di una barriera al vapore traspirante con sovrapposta doppia orditura di listelli incrociati.
In Comune, che reso noto, ha già effettuato i vari passaggi di sua competenza: dalla modifica del Piano Triennale delle Opere Pubbliche 2021-2023, al via libera del progetto definitivo, fino alla partecipazione all’avviso pubblico (di cui è stato incaricato l’ufficio bandi sovracomunale di Casalmaggiore). Arrivato anche il nulla osta della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Cremona, Lodi e Mantova; ora la palla passa a Roma e il responso è atteso per i prossimi mesi.