MANTOVA – Sono 42 gli sportelli, in 32 comuni: le BCC in provincia di Mantova sono presenti in un comune su due. In 2 di questi sono l’unica presenza bancaria. Nel 2024 una raccolta diretta di 1,8 miliardi (+10,3% su base annua rispetto al -1,9% dell’industria bancaria) e oltre 1,2 miliardi di euro di impieghi (+4,9% rispetto al -1,2% dell’industria bancaria).
Sono questi i dati principali registrati al 31 dicembre 2024, presentati in occasione dell’Assemblea annuale della Federazione Lombarda delle Banche di Credito Cooperativo, svoltasi questa mattina a Cremona presso il Museo del Violino. Trend positivi che stanno avendo conferma nel primo semestre del 2025, pur inquadrati in una lettura prudenziale complessiva dovuta all’incertezza correlata al quadro geopolitico internazionale ed alle relative ricadute economiche.
Particolarmente significativa è la quota di mercato degli impieghi alle piccole imprese che contano da 6 a meno di 20 dipendenti (22,1%) e alle microimprese con un massimo di 5 addetti (20%). Rispetto all’ambito di destinazione del credito alle imprese finanziate dalle BCC, le quote di mercato più elevate sono nel settore del turismo e ristorazione (27,2%) e dell’agricoltura (25%). Rilevanti anche quelle nel settore e delle attività immobiliari (23,7%) e delle costruzioni (22,2%). La percentuale delle sofferenze in rapporto agli impieghi (1%) conferma una miglior qualità del Credito delle BCC rispetto all’industria bancaria a livello provinciale (2%); dato particolarmente significativo in relazione al segmento degli impieghi alle microimprese (1,5% contro 3,1%), alle piccole imprese (1,3% contro 3,8%) e alle imprese con almeno 20 dipendenti (1% contro 2,1%).
«La prossimità alle comunità e ai territori di riferimento non è uno slogan per il Credito Cooperativo, bensì un tratto distintivo che diventa scelta strategica; i dati sul presidio locale e sulle quote di mercato delle BCC lombarde in continua crescita, anche nei Comuni dove gli altri istituti bancari scelgono di allentare la propria presenza, testimoniano la bontà di questo approccio, che è vincente anche sui risultati economici» ha dichiarato il Presidente di Federazione Lombarda BCC, Alessandro Azzi. «Crescere per “linee interne”, evitando le attuali dinamiche di “risiko bancario”, consente alla cooperazione di credito di intensificare sempre di più il presidio territoriale, anche quando, a seguito di fenomeni di aggregazione, restano scoperti nuovi potenziali spazi d’azione: in queste aree il Credito Cooperativo può rafforzare il proprio impegno a favore delle comunità, dell’economia reale, delle famiglie e dei progetti dei più giovani, contribuendo ad evitarne la progressiva desertificazione».
Per quanto riguarda un quadro più generale, le 26 BCC della Lombardia, con 722 sportelli, oltre 215 mila soci, più di un milione di clienti e oltre 5 mila dipendenti, operano in 516 comuni, in 157 dei quali come unica presenza bancaria (+15% dal dicembre 2022).
Positivi i risultati dall’analisi delle masse intermediate: oltre 36 miliardi di raccolta diretta, per una crescita annua pari al 4%, cui si aggiungono 13,8 miliardi di euro di raccolta indiretta (+10,6% su base annua); 24,8 miliardi di euro di impieghi lordi a favore principalmente di imprese e famiglie, con un aumento di +1,1% su base d’anno; in crescita dell’1,4% anche gli impieghi vivi (per un totale di 24,5 miliardi di euro).
Riguardo ai settori di destinazione del credito: a dicembre 2024 gli impieghi erogati alle famiglie superano i 9,4 miliardi di euro e presentano un incremento più significativo di quello del sistema bancario complessivo (+2,5% contro +1%); al netto delle sofferenze la variazione sale del 2,6% (+1,1% per l’industria bancaria). Supera i 14,3 miliardi di euro il sostegno al settore produttivo lombardo, il 21,1% dei quali destinati a micro e piccole imprese del territorio. Rispetto ai finanziamenti complessivi erogati alle imprese dal sistema bancario regionale, le principali quote di mercato delle BCC lombarde riguardano, in particolare, il comparto agricolo (20%), quello turistico (12%) e quello delle costruzioni (11%). Rispetto alla tipologia, la quota di mercato è più alta (20%) con riguardo ai finanziamenti alle imprese artigiane.
Nel corso del 2024, inoltre, è migliorata ulteriormente la qualità del credito, con la prosecuzione del processo, in corso ormai da alcuni anni, di riduzione delle esposizioni deteriorate e di aumento dei tassi di copertura: in diminuzione, rispetto all’anno precedente, i crediti deteriorati (-16,9%); risultati ancora più significativi sul fronte delle sofferenze, con un’ulteriore diminuzione del 20,3%. La percentuale delle sofferenze in rapporto agli impieghi (1,1%) conferma una miglior qualità del Credito delle BCC rispetto all’industria bancaria a livello regionale (1,6%); dato ancora più evidente in relazione al segmento degli impieghi alle piccole imprese (1,6% contro 4,2%).