Le bombe rinvenute a Marcaria saranno fatte brillare domenica. Case e un agriturismo evacuati, circolazione interrotta

L'area del ritrovamento delle bombe

MARCARIA – Saranno fatte brillare domenica prossima 24 marzo le due bombe ritrovate nel territorio di Marcaria, risalenti alla Seconda guerra mondiale, e sganciate da un bombardiere dell’esercito Alleato. I due ordigni sono stati rinvenuti la scorsa settimana non lontano dal ponte sull’Oglio durante i lavori di bonifica bellica per il raddoppio ferroviario della tratta Mantova-Bozzolo.
Tale attività, commissionata da Rfi a imprese specializzate nel settore. è finalizzata all’eliminazione di eventuali residuati bellici inesplosi, sia per consentire la realizzazione in sicurezza dei lavori da parte delle maestranze impiegate, che, in generale, a tutela della pubblica incolumità.

Le operazioni si svolgeranno nella giornata di domenica prossima, per limitare i disagi alla popolazione e gli impatti sulla circolazione stradale, dal momento che saranno interessate porzioni della SS n. 10 Cremonese e della SP n. 67 Marcaria-Acquanegra sul Chiese.
Le attività si articoleranno in una prima fase, di circa quattro ore (08.00-12.00) per la messa in sicurezza dell’ordigno (despolettamento), in una seconda fase di spostamento del medesimo nel sito di brillamento, individuato presso la cava “Ca’ Fattori 3”, ubicata nel Comune di Medole, della durata di circa un’ora e mezza (12.00-13.30) ed in una terza fase, quella, appunto, del brillamento, di due ore circa (14.00-16.00).

L’Autorità Militare ha fatto presente che dovrà essere disposta l’evacuazione nel raggio di 821 metri dal luogo di rinvenimento di ogni singolo ordigno, per quanto concerne la fase di despolettamento, mentre per la fase di distruzione degli ordigni il raggio di sicurezza è quantificato in 400 metri. La Prefettura chiederà a Enac il divieti di sorvolo sulle aree interessate.

Su disposizione della Prefettura, dove stamani si è tenuto un vertice disposto dal prefetto Gerlando Iorio, le Amministrazioni Comunali di Marcaria, Bozzolo ed Acquanegra sul Chiese, interessate dal punto di vista territoriale, effettueranno un analitico censimento per individuare le esigenze connesse all’evacuazione della popolazione dimorante nelle aree interessate – per la cui pianificazione saranno adottate apposite ordinanze da parte dei relativi Sindaci – e le persone bisognevoli di assistenza, per l’approntamento dei servizi necessari nell’arco orario di svolgimento delle operazioni di recupero degli ordigni. Analogamente provvederà anche il Comune di Medole, interessato soltanto per il brillamento degli ordigni. Questi saranno fatti brillare nella stessa cava dove il 7 agosto 2022 venne portata a far brillare la bomba rinvenuta da due pesvatori alcuni giorni prima nel Po Borgoforte. Anche questo era un ordigno americano risalente al Secondo conflitto mondiale.  

Dalle prime risultanze pare che le persone da far evacuare siano poche decine: qualche casa e qualche azienda e un agriturismo in Strada Mosio a Marcaria.

Le Forze di Polizia e l’Amministrazione Provinciale sono state incaricate di redigere un’attenta pianificazione per la deviazione della circolazione stradale al fine di evitare che durante operazioni si verifichino indebiti ingressi nelle aree interdette.

All’incontro odierno in Prefettura hanno partecipato gli Amministratori Locali interessati, i vertici delle Forze di Polizia, dei Vigili del Fuoco, i rappresentanti dell’Amministrazione Provinciale, di Rfi, di Anas, del corpo militare della Cri e dei gestori dei servizi pubblici locali, nonché i referenti del 10° Reggimento Genio Guastatori di Cremona competenti per le operazioni di neutralizzazione e brillamento.

 

 

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