MILANO – La Consulta Regionale per i Beni Culturali e l’Edilizia di Culto si è riunita nei giorni scorsi nella sede della Curia Arcivescovile di Milano, per proseguire le attività istituzionali, che sono necessarie alla programmazione economica per la conservazione del patrimonio culturale ecclesiastico. Alla presenza dell’Assessore Regionale alla Cultura Francesca Caruso, le Diocesi hanno presentato il lavoro fino a qui svolto e condiviso nuove esigenze ed impegni per la tutela e la valorizzazione del patrimonio ecclesiastico lombardo. A rappresentare la Diocesi di Mantova sono intervenuti Alessandro Campera, per l’Edilizia di Culto, e don Stefano Savoia, per i Beni Culturali.
Sono quattro in particolare le progettualità su cui si è riflettuto durante l’incontro: un percorso condiviso in preparazione del Giubileo 2025, il tema del riuso del patrimonio ecclesiastico, il coinvolgimento degli enti ecclesiastici nei cammini religiosi e nei siti Unesco, e la conservazione preventiva programmatica dei beni ecclesiastici.
“L’ascolto delle singole realtà territoriali è di fondamentale importanza per la programmazione di interventi che possano valorizzare la ricca mappatura di bellezze esposta durante l’incontro” ha commentato Caruso.
“Le importanti esperienze territoriali – ha aggiunto – ci consegnano un quadro di assoluto primato per la nostra Regione, la quale nelle prossime settimane metterà sempre di più al centro il tema dell’accessibilità e della promozione dell’offerta culturale in nuovi luoghi, anche più periferici. La cultura è di tutti e per tutti e i beni ecclesiastici sono un importante punto di riferimento per la crescita delle nostre comunità. Sono luoghi di speranza e di ascolto ed è compito dell’istituzione far sì che possano essere sempre più attrattivi”.
Il Vescovo di Pavia e Presidente della Consulta regionale dei beni culturali ed edilizia di culto, Corrado Sanguineti, ha sottolineato come il momento di confronto abbia confermato “la sinergia con l’istituzione regionale per un percorso comune di progettualità a tutela del patrimonio ecclesiastico, salvaguardando e sostenendo le comunità parrocchiali, la loro identità, la conoscenza storica che rappresentano i valori essenziali dei nostri beni artistici”.