Le discoteche rimarranno chiuse: il Tar ha respinto il ricorso dei gestori. “Ora rischio di feste abusive”

ROMA –  Il Tar ha respinto la richiesta di riaprire le discoteche, chiesta dal Silb-Fipe, l’Associazione Italiana Imprese di Intrattenimento da Ballo e di Spettacolo. La decisione di chiudere i locali notturni  è entrata in vigore lunedì 17 agosto grazie ad un’ordinanza del Ministero della Salute – decreto che ha anche introdotto l’obbligo di mascherina nei luoghi pubblici dove c’è il rischio di assembramentidopo –  dopo  i contagi avvenuti fra i giovani.  ll sindacato, come specificato,  il giorno dopo aveva presentato un ricorso al Tribunale amministrativo del Lazio e oggi il presidente della terza sezione quater,  con un decreto monocratico, ha respinto la richiesta di sospensione cautelare urgente del sindacato. Già fissata il 9 settembre l’udienza in camera di consiglio per la valutazione collegiale del ricorso. “Il rischio ora è che ci sia un proliferare dell’abusivismo, i ragazzi comunque si riuniranno organizzando rave party: feste non autorizzate con centinaia di persone e senza nessun controllo – hanno detto i proprietari dei locali -. A questo punto non era forse meglio tenere aperte le discoteche e aumentare i controlli'”

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