Tra poco più di un mese sarà Natale, e la ricorrenza cadrà in piena emergenza Covid.
Il Governo sta studiando un piano per gestire il periodo delle festività di fine anno e le settimane immediatamente precedenti.
Il Premier Giuseppe Conte firmerà un nuovo Dpcm che entrerà in vigore dal 4 dicembre,
L’ipotesi allo studio dell’esecutivo pare preveda l’apertura dei negozi dalle 9 alle 22, dei centri commerciali nel fine settimana, dei ristoranti la sera in tutte le zone d’Italia tranne quelle che dovessero essere ancora “rosse”. Ma la premessa è obbligatoria: qualsiasi allentamento delle misure sarà possibile soltanto se la curva del contagio continuerà a scendere.
Sarà consentito lo shopping per gli acquisti di Natale, con i negozi che potranno rimanere aperti in una fascia oraria più ampia per evitare assembramenti. Ci sarà anche l’apertura dei centri commerciali nei fine settimana e nei giorni festivi e saranno contingentati gli ingressi non solo nei negozi ma anche in strade e piazze.
Apertura serale anche per ristoranti e pub con un limite probabilmente di 4 posti a tavola, obbligo di indossare la mascherina quando ci si alza, di mantenere il distanziamento sia mentre si consuma sia quando si sta al bancone.
Per il cenone in casa ci saranno raccomandazioni e non divieti, che sono inapplicabili: plausibile che non si possa essere più di sei a tavola. “Questo Natale – dichiara il sottosegretario alla Salute Sandra Zampa – dobbiamo sforzarci di essere il meno numerosi possibile” perché “più si allarga la cerchia di persone che non si frequenta abitualmente e maggiore è il rischio”. Dunque “immagino si possa dire 5-6 persone al massimo, ma è ovvio che non sarà possibile controllarlo”.
Quanto agli spostamenti, interdetti nelle zone rosse e limitati in quelle arancioni, anche tra regioni sarà sempre consentito il ritorno alla residenza o al domicilio. “In questo momento i dati epidemiologici ci dicono che non ci si può spostare tra regioni” sottolinea ancora Zampa che però apre per il futuro: “ci aspettiamo che i numeri migliorino e che quindi siano possibili delle deroghe”.
Per quanto riguarda infine il coprifuoco, fissato attualmente alle 22 in tutta Italia, potrebbe essere spostato alle 23 o a mezzanotte, ma per la sera del 24 dicembre e per quella dei 31 c’è anche l’ipotesi che possa arrivare fino all’una di notte.
Rimarrà ovunque il divieto di assembramento all’aperto e al chiuso, così come il divieto di organizzare feste sia nei locali pubblici sia nelle case. Per Capodanno in particolare “non saranno permessi ritrovi di piazza e feste – ribadisce il sottosegretario – saranno adeguatamente normati anche quei giorni perché, a differenza di questa estate, non ci saranno deroghe. Non possiamo immaginare una terza ondata”.
La discussione tra ministri è nelle fasi iniziali, anche il confronto con governatori delle Regioni e i sindaci passerà per diversi confronti, ma sembra assai probabile che, pur permettendo qualche allentamento delle misure, prevarrà la linea del rigore.