Le piccole imprese sono a misura di neo-mamme. Ok anche il welfare aziendale

MANTOVA – Una recente indagine condotta dalla Cna su un campione di circa mille piccole imprese associate ha rivelato che il welfare aziendale, la conciliazione tra tempi di vita e lavoro e la parità di genere stanno diventando tematiche sempre più rilevanti anche nelle realtà imprenditoriali di piccole dimensioni.

Il 46% delle imprese intervistate ha già adottato misure di welfare aziendale, mentre il 10% ha in programma di farlo nel prossimo futuro. Un ulteriore 16% ha espresso interesse, ma necessita di maggiori informazioni sul tema. Solo il 10% ha dichiarato di voler applicare tali misure, ma si trova in difficoltà per via di ostacoli strutturali, mentre il 17% ha dichiarato di non essere interessato a introdurle.

Questi dati, sottolinea Elisa Rodighiero, direttrice della Cna, testimoniano un cambiamento significativo nella cultura aziendale, che sta abbracciando con crescente convinzione anche le piccole imprese. Un aspetto particolarmente interessante riguarda l’attenzione rivolta alle dipendenti femminili: infatti, tutte le aziende che adottano il welfare aziendale includono misure specifiche per le lavoratrici.

Tra le principali iniziative di welfare, il 42% delle piccole imprese intervistate ha scelto di investire nella sanità, mentre il 39% ha optato per fringe benefits (come buoni acquisto, polizze assicurative e prestiti). Il 12% delle aziende ha puntato sull’istruzione e il 5% sulla previdenza complementare.

L’indagine ha anche approfondito il tema della conciliazione tra lavoro e vita privata, rilevando che il 40% delle piccole imprese applica politiche aziendali di flessibilità per tutti i dipendenti, con un 6% che riserva queste opportunità in particolare alle donne. Un ulteriore 4% prevede di adottarle a breve.

Un aspetto particolarmente rilevante emerso dall’indagine riguarda le misure adottate per supportare le lavoratrici con figli piccoli. Il 46% delle piccole imprese intervistate offre orari flessibili, part-time e altre soluzioni per permettere alle dipendenti di conciliare gli impegni professionali con le esigenze familiari, come accompagnare i figli al nido o a scuola. Il 15% ha dichiarato di voler implementare queste misure a breve.

Infine, sul tema della parità di genere, l’indagine ha chiesto alle imprese se considerano il bilanciamento tra uomini e donne nella formazione dei team di lavoro. Il 43% delle aziende ha risposto che seleziona i membri in base alle competenze, senza discriminazioni di genere, mentre un altro 43% ha spiegato che, per le caratteristiche della propria attività, il lavoro tende ad essere individuale.