“L’ex presidente del Mantova De Sanctis si faceva prestare i soldi dalla Camorra”

MANTOVA – L’ex presidente del Mantova, Marco Claudio De Sanctis, che portò il club di viale Te al fallimento, nell’estate del 2017, prendeva soldi dal clan camorristico dei Moccia. La rivelazione, divulgata dall’AdnKronos, emergerebbe da alcune intercettazioni che sono emerse nell’indagine sul clan Moccia, che ha portato oggi all’arresto di alcuni esponenti del sodalizio criminale, a seguito di un’operazione condotta dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma e coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia.
L’agenzia stampa riporta un’intercettazione in cui il figlio di Gigi D’Alessio, Claudio (tra coloro che hanno chiesto denaro al clan), dialoga con De Sanctis. “Se tu non blocchi un attimo la situazione e dai il tempo di respirare e di organizzarsi, qui non si andrà mai da nessuna parte, e quindi dico… cioè, non è che uno va a rubare la mattina che all’improvviso io ti posso chiudere…” afferma D’Alessio. “Serve un attimo di respiro fammi lavorare, fammi fare e poi si stabilisce un piano di rientro”.
Le 13 persone indagate, sono accusate a vario titolo, di estorsione, intestazione fittizia di beni, aggravati dal metodo mafioso, e esercizio abusivo del credito.
Le indagini avrebbero permesso di accertare che i clan gestivano attraverso dei prestanome diverse attività commerciali a Roma, riciclando i capitali illeciti in investimenti immobiliari e in macchine di lusso – sempre intestate a altri soggetti – e estorcendo denaro con metodi mafiosi a chi non rispettava le regole.