Lo studio sul plasma del Poma sottoposto all’americana Jama, una delle riviste mediche più note e diffuse al mondo

MANTOVA – Porta la data di oggi la scheda di presentazione dello studio sul plasma iperimmune nei pazienti covid portato a termine dal Policlinico San Matteo di Pavia e dall’ospedale Carlo Poma di Mantova. E la presentazione, o meglio nel gergo scientifico la “submission” sottommissione quindi perchè viene sottoposta al giudizio di una commissione di esperti, è stata fatta al “The Journal of the American Medical Association (Jama), una tra le riviste mediche più note e diffuse al mondo, fondata nel lontano 1883 a Filadelfia, sulla quale ogni medico vorrebbe riuscire a scrivere.
Una rivista, con cadenza settimanale, di revisione di articoli e lavori scientifici.
Il titolo dello studio dei due ospedali lombardi è “La riduzione della mortalità in 48 pazienti Covid- 19 gravi trattati con il plasma iperimmune” . Gli autori sono i medici e i ricercatori di Pavia e Mantova che hanno collaborato alla sperimentazione tra cui i tre primari mantovani Salvatore Casari (Malattie infettive), Giuseppe De Donno (Pneumologia) e Massimo Franchini (Immunoematologia e Medicina trasfusionale) e la biologa Claudia Glingani, sempre del Servizio Immunotrasfusionale . E proprio Franchini viene citato tra gli autori in ultima posizione, quella che insieme alla prima è per tradizione la più prestigiosa negli studi scientifici. Al primo posto compare Cesare Perotti, il direttore del Servizio di Immunoematologia e Medicina trasfusionale del San Matteo di Pavia (principal investigator).
Come “corresponding author”, cioè la persona a cui far riferimento nel caso servissero informazioni aggiuntive sullo studio, viene indicata Catherine Klersy, direttore scientifico dell’Unità di Biometria ed Epidemiologia Clinica sempre del San Matteo.
Dunque la sperimentazione mantovana è approdata al vaglio di uno dei santuari dell’editoria medico-scientifica. Se sarà accettata avrà quindi il riconoscimento di una delle massime istituzioni a livello mondiale che andrà a sommarsi, anzi in questo caso a precedere, i tanti encomi che la sperimentazione ha già ricevuto in campo internazionale.

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