Lombardia, ok dal Consiglio a proposta di legge a Governo per estensione Zls

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Il Consiglio regionale lombardo ha approvato la proposta di legge al Parlamento, con la quale Regione Lombardia chiede di modificare la Legge di Bilancio 2018, al fine di superare l’attuale limite per l’istituzione di Zone Logistiche Semplificate (Zls) e di estenderlo in aree diverse da quelle portuali. Si tratta, in particolare, delle aree confinanti con Paesi extra-UE; aree interne, con particolare riguardo alle aree montane; aree in cui sia presente un’infrastruttura aeroportuale, con le caratteristiche stabilite dalla normativa UE sullo sviluppo della rete transeuropea dei trasporti (nel caso di Rl gli aeroporti di Linate, Mxp, Bg e BS); aree destinate alla ricerca, all’innovazione tecnologica e alla digitalizzazione (si pensi, per Rl, all’area Mind).
“Con questo atto chiediamo al Governo – ha commentato in una nota l’assessore a Enti locali, Montagna e Rapporti con la Confederazione Elvetica, Massimo Sertori – che queste zone speciali vengano estese anche ai territori di confine, alle aree montane e negli aeroporti, consentendo di beneficiare di agevolazioni fiscali e semplificazioni”. “In base alla vigente legislazione statale – continua Sertori – nelle regioni più sviluppate le ZLS possono essere istituite nel numero massimo di una per regione, a condizione che nella regione sia presente almeno un’area portuale. Quindi, nel caso della Regione Lombardia, solo in aree comprendenti le zone portuali di Cremona e Mantova”.

I consiglieri del Pd Antonella Forattini e Matteo Piloni hanno accolto l’iniziativa, ma hanno voluto ribadire come i porti lombardi, se pur già considerati dalla legislazione nazionale vigente, andassero inseriti anche in questa richiesta per rimarcarne l’importanza.
“Abbiamo presentato un emendamento per chiedere di istituire ulteriori Zone logistiche semplificate anche nelle aree interne, con particolare riguardo ai porti interni lombardi – hanno spiegato i consiglieri – al fine di favorire la crescita e lo sviluppo sostenibile e di contribuire al conseguimento degli obiettivi di coesione economica, sociale e territoriale”.
“Si tratta sicuramente di un passo avanti per i nostri territori, ma si è solo rinsaldata una premessa già esistente – aggiungono Piloni e Forattini – ora la Regione Lombardia deve proseguire in questa direzione e, mentre va avanti la riforma legislativa in Parlamento, deve portare a termine con il governo l’iter per i nostri porti”.
“Ribadiamo, infine, che il nostro territorio ha bisogno di essere sostenuto coniugando investimenti infrastrutturali e incentivi per attrarre nuovi insediamenti, conferendo l’assoluta priorità alle aree dismesse o a quelle già identificate per gli insediamenti logistici. Solo in questo modo si può davvero rilanciare la competitività e l’attrattività di queste zone” concludono i consiglieri dem.

 

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