L’ordigno bellico messo in sicurezza sulla terraferma: verrà fatto brillare nei prossimi giorni

MANTOVA – Con la sua collocazione in un’area controllata sulla terraferma si è conclusa la prima fase delle operazioni di neutralizzazione della bomba da mortaio “pescato” negli scorsi giorni dalle acque del Lago Superiore di Mantova.

Nel primo pomeriggio di oggi gli operatori subacquei del ComSubIn “Teseo Tesei” hanno recuperato l’ordigno risalente alla Seconda Guerra Mondiale – non alla Prima, come sembrava in un primo momento e come hanno precisato i militari dopo una più approfondita identificazione fisica – dal fondale a quattro metri di profondità dove era stato posato in sicurezza ieri, allontanandolo dalle vicinanze della ciclabile e della ferrovia dove giaceva chissà da quando, e lo hanno affidato agli Artificieri del 10° Guastatori di Cremona.

I due operatori del Genio intervenuti – undici anche oggi sono stati invece i subacquei in azione – hanno provveduto dunque a ricoverare il manufatto in luogo sicuro, interdetto al passaggio e dove verrà vigilato dalle Forze dell’ordine e dalla Polizia Locale, come disposto dal Prefetto nel corso della riunione tenutasi in Prefettura al termine della giornata di operazioni.

Nei prossimi giorni, probabilmente in un luogo utilizzato già in precedenza per le medesime finalità ma ancora da confermare, il Genio Guastatori completerà, con il suo brillamento, le procedure di distruzione dell’ordigno. Diversa la sorte del “caricatore d’arma lunga” completo di alcuni proiettili, pure rinvenuto ieri sott’acqua dai sommozzatori durante le ricerche della bomba, e che sarà destinato alla fusione in un forno abilitato a tali operazioni. Già dalla serata via libera alla circolazione sulla pista ciclo-pedonale.

AGGIUNGI UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here