MANTOVA – Nei giorni scorsi il Lions Club di Mantova ha deciso di consegnare due onorificenze “Melvin Jones” a un medico e a un’infermiera dell’Ospedale Carlo Poma di Mantova, in rappresentanza di tutto il personale “in prima linea” durante l’emergenza Covid19. Il Lions Club Mantova Host ha voluto insignire del più alto riconoscimento LCIF (la fondazione internazionale, “motore” finanziario dei Lions) il responsabile della struttura Patologia Prenatale della Gravidanza Gianpaolo Grisolia e l’infermiera delle Malattie Infettive Sabrina Zaccagni, per essersi particolarmente distinti nell’emergenza Covid.
Il dott. Grisolia è stato uno dei punti di riferimento dell’ospedale – accanto ai colleghi Franchini e De Donno, impegnati nella sperimentazione del plasma iperimmune – la cura delle pazienti colpite dal virus durante la gravidanza (tutti i casi ad oggi si sono risolti felicemente). Sabrina Zaccagni è stata un esempio per tutti in 17 anni nel reparto di malattie infettive, a maggior ragione negli ultimi mesi. Entrambi sono piena espressione dello spirito di servizio per la comunità, che è alla base dell’etica lionistica. Presenti il direttore generale del Poma Raffaello Stradoni, Barbara Speziali coordinatrice infermieristica del reparto Covid, Beniamina Filippi vice presidente Ordine Infermieri di Mantova e diverse colleghe della Zaccagni. Per il Mantova Host presenti il presidente Gianni Chizzoni e il past presidente Paolo Predella, che ha rimarcato come il dott. Grisolia sia tuttora impegnato in prima persona nella promozione di una raccolta fondi per fronteggiare l’emergenza Covid19 per le donne in gravidanza, alla quale il Mantova Host ha già a suo tempo contribuito.
La Melvin Jones va oltre la semplice targa bronzea: corrisponde a una generosa donazione fatta a LCIF (il questo caso, dal club a nome degli insigniti) per supportare le cause umanitarie globali dei Lions, finanziando progetti nelle aree di maggior bisogno per calamità, vista (epocale la campagna Sight First grazie alla quale LCIF ha investito 356 milioni di dollari, debellando in Africa la cecità da fiume e proseguendo il proprio impegno con interventi su cataratta, tracoma, oncocercosi), programmi di assistenza per giovani e di vaccinazioni contro morbillo e rosolia nel terzo mondo.