MILANO – “Commemoriamo oggi l’impegno di Paolo Borsellino che prima di essere un eroico magistrato è stato uno studente impegnato che ha sempre sostenuto il rilievo culturale delle giovani generazioni e l’importanza dell’impegno civile per la costruzione di un mondo migliore – afferma il consigliere e segretario della Commissione speciale Antimafia, Paola Bulbarelli – La compartecipazione attiva e una vigilanza collaborativa della società civile, e dei giovani in particolare, è ancora oggi una chiave di volta nel contrasto al crimine organizzato e alla mentalità mafiosa. È questa la nuova frontiera della lotta alla mafia ed alla corruzione oggi”.
L’occasione è stato il convegno “Paolo Borsellino, un eroe della lotta alla mafia. Il recupero dei beni confiscati come vittoria della legalità, delle istituzioni e della società” che si è tenuto a Palazzo Pirelli in occasione dell’anniversario della strage di via d’Amelio, in cui persero la vita il giudice Paolo Borsellino e i cinque agenti della scorta Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Cosina e Claudio Traina.
“La lotta alla mafia in Lombardia – continua Bulbarelli – affila le armi rendendo sempre più efficace il processo attraverso il quale si sequestrano i beni accumulati illecitamente per metterli a disposizione della società civile. Regione Lombardia è impegnata nel rendere ancora più efficiente questo sistema: in primis cercando di rendere sempre più veloci i tempi tra confisca e destinazione dei beni e, inoltre, con l’obiettivo strategico di rafforzare la collaborazione tra pubblico e privato. La priorità rimane quella di valorizzare i beni confiscati con finalità sociali e istituzionali. E allora torniamo ai giovani che hanno sempre più fame di spazi di aggregazione, di luoghi dove ritrovarsi, dove poter studiare e magari iniziare un nuovo lavoro. Così come c’è bisogno di dare risposte ai più fragili e alle associazioni del Terzo Settore, che troppo spesso non possono svolgere il loro mestiere per mancanza di spazi. Il nostro impegno è teso a convogliare al meglio la destinazione dei beni confiscati che, in questo modo, potranno risorgere a nuova vita grazie anche ai ragazzi che tra quelle mura avrebbero modo di scriversi un nuovo futuro”, conclude Bulbarelli.
Ai lavori è intervenuto anche l’assessore regionale alla Sicurezza e Protezione Civile Romano La Russa.