MILANO – Marco Carra, capogruppo PD in Commissione Agricoltura, non fa sconti dopo la bocciatura dell’ordine del giorno presentato nel Consiglio regionale di ieri (20 giugno), con la proposta del PD di introdurre strumenti adeguati e innovativi per il contrasto delle specie animali nocive che così tanti danni arrecano all’ agricoltura padana. “Un tema – dice Carra- assolutamente assente dal Programma Regionale di Sviluppo Sostenibile”.
Carra chiede di incrementare i fondi stanziati di soli 500mila euro per la lotta alle nutrie, chiede un coordinamento dell’ assessore regionale sul lavoro delle province per raggiungere obiettivi comuni, propone un confronto con le associazioni venatorie per individuare, sempre in materia di lotta alle nutrie, strumenti più radicali, e ancora, chiede alla regione di farsi tramite con il Governo per l’ approvazione del decreto interministeriale relativo al piano straordinario di gestione e contenimento della fauna selvatica, degli animali nocivi, contenuti nell’elenco della Legge 157.
“Abbiamo apprezzato lo sforzo dell’Assessore Beduschi nel portare qualche novità, in particolare nella lotta alla nutria, introducendo la sperimentazione sulla sterilizzazione di questi animali. Quello che però diciamo è che i 500 mila euro stanziati da inizio 2023 sono ampiamente insufficienti, pertanto chiediamo di incrementare queste risorse.
Sempre nell’ ambito della lotta alle nutrie chiediamo all’assessore di coordinare l’attività delle province in modo tale che tutte lavorino in ugual modo per raggiungere gli stessi obiettivi”.
Sullo stesso argomento della lotta alla nutria “Noi -prosegue Carra- siamo disponibili anche al confronto con il mondo venatorio per introdurre strumenti anche più radicali di contrasto a questo animale che tanti danni arreca all’ agricoltura mettendo a repentaglio anche la sicurezza idraulica e stradale”.
Per quanto riguarda la lotta agli altri animali nocivi, compresi nell’ elenco del Legge 157, “la regione – dice Carra- deve approvare il piano faunistico venatorio su cui risulta in ritardo, poiché anche questo è uno strumento fondamentale per il contenimento di questi animali”.
Carra punta il dito anche sulla mancata approvazione del decreto interministeriale relativo al piano straordinario di gestione e contenimento della fauna selvatica: “La maggioranza di questa regione – conclude il consigliere dem – si faccia interprete nei confronti dei ministri Picchetto Frattin e Lollobrigida per una rapida approvazione del decreto che doveva essere approvato entro 120 giorni dalla Legge Finanziaria, in dicembre, tempistica abbondantemente superata senza comprenderne il motivo. Senza questo decreto attuativo non si può procedere al contrasto degli animali nocivi contenuti nell’ elenco della Legge 157”.