Lucernari, più comfort e tecnologia per la nuova neonatologia del Poma

MANTOVA – Sede completamente ristrutturata per la Neonatologia, Patologia Neonatale e Terapia Intensiva Neonatale del Carlo Poma. Il nuovo reparto è stato inaugurato oggi alla presenza, tra le varie autorità, dell’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera, dei vertici di Asst e del personale della struttura, diretta da Valeria Angela Fasolato.
I lavori – iniziati a dicembre 2017, per un valore economico di 1.400.000 euro – hanno comportato un adeguamento impiantistico, antincendio e tecnologico, portando a un miglioramento del confort generale. In particolare, come già avvenuto per la struttura di Terapia Intensiva Anestesia e Rianimazione, è stato realizzato un intervento di grande impatto, grazie alla creazione di lucernari che forniscono agli ambienti luce naturale. Cambia quindi radicalmente l’aspetto dei locali, operativi 24 ore al giorno, all’interno dei quali anche i ritmi circadiani rischiano di essere confusi da mamme e operatori. I serramenti migliorano gli aspetti climatici e ancor più l’isolamento acustico. La riqualificazione della Neonatologia rientra in un intervento più complesso che ha interessato tre lotti. Il Blocco B –  che comprende le sale operatorie, il blocco parto, le terapie intensive (adulti e neonati) – è il terzo di questi lotti e il primo ad essere stato terminato e messo in funzione. I professionisti di Asst hanno seguito da vicino tutte le fasi, collaborando con Infrastrutture Lombarde, che ha gestito l’appalto.

 LA STRUTTURA DI NEONATOLOGIA

La Neonatologia, Patologia Neonatale e Terapia Intensiva Neonatale si dedica alla cura del neonato fisiologico, patologico e in condizioni critiche. Eroga attività terapeutica, diagnostica e di follow-up in regime di ricovero e ambulatoriale. È l’unica struttura provinciale in grado di fornire cure complesse a neonati prematuri e patologici. Le sue attività sono rivolte a tutti i presidi ospedalieri dell’azienda e in caso di necessità ai nati extra-provincia che richiedono cure complesse. La struttura – che nel 2019 ha registrato 390 ricoveri, 40 in più del 2018 (dati primo novembre) – si articola in diverse aree: isola neonatale in sala parto; rooming in del Nido, con assistenza del neonatologo per l’accoglimento del neonato fisiologico; terapia intensiva neonatale, dove si trattano anche neonati con encefalopatia ipossico-ischemica; terapia sub-intensiva per l’accoglimento di neonati critici che necessitano di un profilo assistenziale complesso; terapia minima dedicata ai pazienti in fase di pre dimissione; area di isolamento dei neonati con patologie respiratorie o complesse provenienti dal domicilio; attività ambulatoriali divisionali.
È centro di riferimento per l’ipotermia del neonato asfittico. Nell’ambito della rete regionale, la struttura garantisce il Trasporto Neonatale in Emergenza dei neonati dai punti nascita della provincia secondo il protocollo aziendale specifico integrato con il Dipartimento Emergenza-Urgenza. Attraverso il percorso del bambino esposto si assicura inoltre l’assistenza ai neonati privi di famigliari in grado di prestare cure.
Gli spazi nella struttura sono così suddivisi: una stanza di area intensiva con 6 postazioni dotate di incubatrici e apparecchiature elettromedicali (monitor e ventilatori); 4 stanze di neonatologia con 17 posti letto; una stanza con un posto letto per l’isolamento.  L’attività del Nido è collocata nell’area di degenza dell’Ostetricia e Ginecologia con un logica di rooming in.

IL VOLONTARIATO CHE HA DATO IL PROPRIO SOSTEGNO 

Un doveroso ringraziamento va alle associazioni di volontariato, che si sono prodigate a favore della struttura. Nella fattispecie: gli Amici di Levata hanno donato copertine per i neonati; Il Coraggio di vivere ha acquistato diverse apparecchiature elettromedicali, ultima delle quali un bilirubinoemetro all’avanguardia; La Morenica ha donato due lampade posti letto e una lampada radiante a raggi infrrossi; Suids and Sids un neopuff per la rianimazione neonatale; da Bassecoteam è arrivata una donazione in denaro; continua proficuamente la collaborazione con Abeo, in particolare il progetto Abeo Sostegno. Si ringraziano anche i cittadini e le aziende private che con la loro generosità contribuiscono all’acquisto di apparecchiature sanitarie sempre di ultima generazione.

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