Luciano Sogari, un medico che sapeva essere amico

Stimatissima Direttrice,

profondamente colpiti dalla inopinata prematura scomparsa di una figura di eccezionale caratura umana quale é stato il medico di famiglia dottor Luciano Sogari, certi altresì d’interpretare larga parte dei sentimenti dei concittadini pegognaghesi, riteniamo dover esternare pubblicamente il dolore per il vuoto che genera nell’intimo di ciascuno la sua dipartita. Perché, vede signor direttore, il dr. Sogari non era semplicemente il dottore che si limitava a fare domande al paziente e in base ad esse sfornare ricette con la prescrizione di medicine più o meno efficaci, ma del paziente focalizzava la patologia contestualizzandola al quadro psicologico del malato e dell’ambiente sociofamigliare in cui costui viveva, onde poter elaborare con la maggior precisione possibile la diagnosi e conseguentemente scegliere la cura più idonea. La qual cosa significava dare al paziente quel punto di riferimento psicologico che già di per sè costituisce un basilare elemento terapeutico. Nel contesto evolutivo sociale in cui il paziente già in famiglia non trova più disponibilità d’ascolto da parte dei famigliari sempre più tele-e-smartphone-dipendenti, non sa quindi a chi altri riversare dubbi titubanze timori che sta vivendo, ha sempre trovato nel dr. Sogari un attento sensibile delicato paziente signorile ascoltatore, che poi lo indirizzava ad un percorso di recupero dell’autostima e quindi di forze psicofisiche per affrontare la durezza della vita quotidiana. Sotto quest’aspetto il medico quindi diveniva l’amico col quale confidarsi per ritrovare se stessi, oltre che per recuperare la salute. La scomparsa del dottor Luciano Sogari é una incolmabile perdita sotto l’aspetto affettivo per la moglie, signora Mara, e per i figli Fabiana, Fabio e Chiara. Ma é sicuramente la grande perdita di una figura di alta caratura morale e professionale per l’intero paese, a cominciare dai sottoscritti

Gabriella e Riccardo Lonardi