Lunari, il welfare di comunità: inaugurato il nuovo edificio

MANTOVA – Taglio del nastro sabato scorso per il cantiere di LUNARI – comunità in movimento che finalmente diventa realtà. Si tratta dell’innovativo progetto di welfare di comunità ideato e realizzato da Fior di Loto Società Cooperativa Sociale Onlus per un investimento complessivo pari a 3 milioni di euro.

Il nuovo edificio è pronto ad accogliere la Comunità Socio Sanitaria (CASA LU) per dieci persone con disabilità medio-grave e il Centro Socio Educativo (generAzione LAB) per quindici persone con disabilità medio-lieve; i nuovi servizi si affacciano su un’ampia aia generata dall’incontro della preesistente cascina rurale (anch’essa oggetto di ristrutturazione) con l’edificio appena ultimato.
La nuova sede è il fulcro di molti nuovi servizi che grazie a LUNARI prenderanno forma, creando nuovi posti di lavoro.

Fior di Loto lo descrive come “un progetto coraggioso, ambizioso, innovativo che travalica i confini della territorialità e si presenta come un unicum nel panorama nazionale; LUNARI nasce per dare un futuro possibile e sostenibile a persone con disabilità e per essere una grande casa, una grande comunità in grado di produrre innovazione sociale in un momento di cambiamenti epocali, come risposta a bisogni presenti e futuri”.

I nuovi spazi e servizi garantiranno il miglioramento della qualità di vita di persone con disabilità e delle loro famiglie attraverso un percorso ri-abilitativo protetto ma “attivo”, in stretto rapporto con la natura e i suoi frutti, volto al conseguimento del maggior livello di autonomia possibile.

IL NUOVO EDIFICIO: INCLUSIVO ED ECOSOSTENIBILE
L’immobile, ideato dallo Studio di Architettura Nicola Salami, in stretta collaborazione con l’equipe multidisciplinare della cooperativa, ha previsto l’utilizzo di metodologie finalizzate al massimo risparmio energetico attraverso l’inserimento di pannelli solari, fotovoltaici e pompe di calore, portando l’edificio in classe A. La scelta dei materiali, interni ed esterni, mostra attenzione all’uso di materie prime compatibili con l’ambiente agricolo e circostante: il legno a richiamare la superficie degli alberi del bosco su cui si affaccia l’edificio, il vetro per facilitare l’ingresso della luce naturale, il calcestruzzo ed il ferro a richiamare superfici che si caratterizzeranno nel tempo con il divenire delle stagioni. L’obiettivo principe, che ha guidato le diverse scelte architettoniche e progettuali, è quello di proporre “un modello di integrazione della disabilità innovativo e legato alla terra”. Un luogo in grado di abbracciare tutti i sensi umani, coniugando funzionalità e bellezza: una grande casa studiata affinché le persone possano sentirsi da subito “accolte in un ambiente familiare”.

Il nuovo edificio si sviluppa su una superficie totale di 700 mq su due piani, oltre allo spazio interrato che accoglie lavanderia, locali tecnici degli impianti, magazzino e archivio.

Al piano terra si trovano: l’ingresso da cui si potrà accedere ai nuovi servizi con uno spazio destinato all’accoglienza del pubblico e dei visitatori; la Comunità Socio Sanitaria (C.S.S.), servizio residenziale rivolto a persone adulte con un carico sanitario medio-grave. Strutturata per garantire spazi vitali a dieci persone con relativi operatori, è aperta agli spazi comuni, al giardino e al bosco per favorire il continuo scambio tra gli spazi interni ed esterni, per agevolare l’integrazione tra architettura, spazi verdi e vita delle persone;
la cucina produttiva, connessa ai servizi diurni e residenziali ma che sarà a breve aperta al pubblico con servizi di bar, ristorazione e spazi per eventi in cui potranno essere coinvolte persone con disabilità medio-lieve; due grandi aie sociali, una esterna prospiciente all’ingresso, pensata come zona di sosta e di accoglienza e una interna, dedicata alla vita comunitaria e destinata a ospitare momenti conviviali, iniziative sociali ed eventi aperti alla collettività.

Al piano primo, in modo speculare rispetto al quello sottostante, si svilupperanno:
la sala polifunzionale vetrata su due lati che apre la vista sul grande pioppo, pensata come una grande “casa sull’albero”. Lo spazio potrà ospitare attività ludiche e motorie, videoproiezioni, riunioni plenarie, formazioni collettive; gli uffici amministrativi, due ambulatori riservati al personale sanitario, gli spazi tecnici (spogliatoi, docce) dedicati agli operatori impegnati nei servizi assistenziali; il Centro Socio Educativo (C.S.E.), unità d’offerta normata da Regione Lombardia di carattere sociale rivolto a persone con disabilità medio-lieve che accoglierà quindici ospiti, con la possibilità di attivare percorsi integrati finalizzati a supportare nuove attività e opportunità occupazionali che la cooperativa svilupperà grazie al progetto.

Anche la cascina preesistente ha subito un intervento di restyling e riorganizzazione funzionale degli spazi interni ed esterni con una significativa restituzione del volume del portico-fienile che accoglierà la palestra arricchita da stimolazioni multisensoriali e arredi morbidi.

L’immobile sarà inoltre affiancato presto da “Prospero e Ariel”, un giardino sensoriale che sarà progettato su un’area boschiva, strutturato per essere fruibile e accessibile dalle persone con disabilità ma aperto anche alla collettività (8000 mq) e da “Narciso e Pomodoro”, un orto sociale dove le attività quotidiane di cura del verde, produzione e trasformazione di ortaggi e piante aromatiche promuoveranno percorsi riabilitativi e di integrazione (4000 mq), oltre a fornire la cucina produttiva dei tre servizi.

PARTNER E SOSTENITORI
LUNARI è una progettualità aperta a nuove sinergie e collaborazioni, realizzata in partnership con le associazioni A.G.A., MantoGas e Associazione Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti – sezione territoriale di Mantova e con l’adesione di una strutturata rete di soggetti pubblici e del privato sociale (Consorzio Progetto Solidarietà, Comuni di Villimpenta, Marmirolo, Bagnolo San Vito, Castelbelforte, Unione dei Comuni Lombarda Mincio Po, Associazione Nelumbo, Associazione C.N.G.E.I. e Istituto Superiore Agrario Strozzi di Palidano).

Il progetto è diventato realtà, in particolare, grazie ai contributi di:
Fondazione Cariplo per 1mln di € (bando emblematico maggiore 2018);
Fondazione Smurfit Kappa per oltre 60 mila €, funzionale all’acquisto di arredi del Centro Socio Educativo, dell’aia sociale e della palestra con spazio multisensoriale;
Fondazione Banca del Monte di Lombardia per circa 50 mila € (funzionale all’acquisto della cucina produttiva).

I soci della Cooperativa hanno provveduto inoltre a stipulare un mutuo per garantire la realizzazione dell’edificio, a cui sono state affiancate azioni di raccolta fondi costanti e mirate, tutt’ora in essere.

Nel 2022 il focus dell’attività di fundraising punta alla realizzazione del giardino sensoriale “Prospero e Ariel” e dell’orto sociale “Narciso e Pomodoro” anche attraverso la stretta collaborazione con il mondo profit, fondamentale per il percorso di crescita e sostenibilità di LUNARI. L’appello alle imprese è il seguente: “la pandemia e la grave crisi energetica globale mostrano sempre più la necessità di trovare nuovi modelli di sviluppo sostenibile in cui profit e no-profit siano in grado di immaginare insieme il futuro. LUNARI diventa, in questo contesto, un simbolo di speranza che guarda e investe già sul futuro, puntando su temi strategici per il mondo dell’impresa in ottica di Responsabilità Sociale: sostegno alla diversità, integrazione socio-economica, sviluppo occupazionale e innovazione sociale, svolta green, rispetto e valorizzazione dell’ambiente.

La azioni di raccolta fondi sono rivolte anche ai privati, che possono contribuire attraverso donazioni e liberalità sul conto corrente dedicato IBAN IT08S0501811200000011359890 – causale “LUNARI – comunità in movimento” ma anche attraverso l’acquisto di molte proposte solidali. Maggiori dettagli sono disponibili sul sito www.sostienilunari.it.

Per informazioni e approfondimenti sulle attività della Cooperativa, è possibile inoltre visitare il sito www.coopfiordiloto.it.

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