Maltempo, Coldiretti: “Nella Bassa perse il 20%-30% delle produzioni colpite”. Danni in diverse aziende

MANTOVA – Ennesimo colpo di coda del meteo impazzito, con grandine e trombe d’aria che hanno flagellato il territorio dall’Alto mantovano fino al Basso mantovano e al Destra Secchia, provocando danni alle colture in campo (mais, soia, pomodoro, melone, cocomero, zucche), ma anche alle serre, alle strutture, con case e capannoni scoperchiati e fotovoltaico mitragliato da chicchi ghiacciati particolarmente grandi. L’elenco dei comuni colpiti (Castel Goffredo, Goito, Sustinente, Quistello, Magnacavallo, Quingentole, Sermide, Ostiglia) tratteggia la geografia di un clima sempre più tropicale, soggetto a elevate temperature che si scontrano con correnti fredde e scatenano fenomeno meteorologici dalla potenza distruttiva.

A livello regionale sono oltre 70 le tempeste di ghiaccio che nel mese di luglio hanno colpito la Lombardia. È quanto emerge da un’analisi della Coldiretti regionale su dati Eswd (European sever weather database) in occasione dell’ondata di maltempo che sta colpendo diverse zone della regione e che, secondo una prima stima di Coldiretti Mantova a livello territoriale, nel giro di 48 ore ha provocato danni per diversi milioni di euro, colpendo non soltanto l’agricoltura, ma anche abitazioni, automobili, insediamenti artigianali e industriali.

“Dove si abbattuta la grandine, unita a un forte vento, il mais non esiste più – commenta Fabio Mantovani, vicepresidente di Coldiretti Mantova e allevatore di Goito -. Nella mia azienda si sono abbattuti chicchi di ghiaccio con una forza tale che un tunnel per il ricovero del fieno è stato lacerato in più punti e ho problemi con le ventole in stalla, che non si accendono”.

Altre aziende agricole devono fare i conti con i pannelli fotovoltaici da sostituire, andati in frantumi per gli effetti di palle di ghiaccio grandi quanto un’albicocca.

“Ho subito un danno mostruoso, tanto che la produzione vegetale dell’azienda, circa 150 ettari, è andata quasi completamente distrutta, si è salvato pochissimo fra pomodoro, mais e zucche – racconta Marco Comencini, allevatore di Cerlongo di Goito -. Non è possibile al momento sbilanciarsi con una stima, ma è stata una grandinata tremenda, nel cuore della notte”.

Fra le 3:30 e le 5, infatti, l’ondata di maltempo ha attraversato da Nord a Sud Est la provincia di Mantova. Giuseppe Viola, agricoltore di Perosso di Castel Goffredo, sarà costretto a “trinciare il mais e venderlo per alimentare il biogas, perché la tempesta è stata così violenta che non lascia spazio per altri usi”. Sui 43 ettari aziendali “i pomodori sembrano calpestati, il mais di secondo raccolto è allettato”. Colture martoriate, erba medica allettata, mais tritato anche per Gabriele Benetti, allevatore di vacche da latte a Selvole di Castel Goffredo, che dovrà fare i conti con “l’impianto di fotovoltaico in frantumi e da sostituire”.

La zona di Sustinente ha vissuto uno scenario apocalittico, con case scoperchiate, vetri rotte e colture pesantemente danneggiate, dal mais alla soia, riferisce Massimo Pinzetta, presidente della sezione locale di Coldiretti.

“Sono stati 15-20 minuti infernali – afferma Claudio Veronesi -. Nella nostra azienda abbiamo capannoni coperti con poliuretano inscatolato e qualche buco l’ha fatto. In campagna c’è una distruzione, con danni fra l’80% e il 100%, con mais e soia pesantemente compromessi”.

Duro colpo anche nel Basso mantovano, nell’area tra Quingentole, Sermide, Magnacavallo, con meloni, cocomeri, pomodori, pere e zucche mitragliati dalla grandine. Il presidente della Op Sermide Ortofruit, Marco Bombarda, parla di “danni devastanti, con i teloni delle serre bucati, i raccolti distrutti, i frutti danneggiati e le foglie cadute, col rischio che col ritorno del caldo meloni e cocomeri rimangano scottati”. Il bilancio nell’azienda di Bombarda è di 22 ettari di pomodoro, 7 ettari di cocomero e 10 ettari di melone in pieno campo quasi interamente distrutti.

E a Quistello una tromba d’aria ha scoperchiato i tetti di tre aziende agricole, provocando ingenti danni.

Drammatica la situazione anche a Ostiglia. “Ogni anno subiamo perdite per effetto dei cambiamenti climatici e assicurarsi è sempre più oneroso per gli agricoltori e il sistema”, commenta Pier Paolo Morselli.

Coldiretti Mantova sta raccogliendo i dati relativi ai danni subiti dalle aziende agricole e da subito chiedie alle istituzioni di porre in essere le azioni necessarie per il ristoro dei danni.

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